Io non vorrei crepare. Boris Vian

VEDI I VIDEO “Io non vorrei crepare” letta da Vittorio Gassman , “Je voudrai pas crever” , “Mozart avec nous”… , … e “Le déserteur” cantate da Boris Vian , Vian trombettista , Intervista (sottotitoli in italiano) , “Distruggono il mondo” Firenze, 27 giugno 2017 – Ricordando che il 23 giugno scorso ricorreva l’anniversario della morte di Boris […]

VEDI I VIDEO “Io non vorrei crepare” letta da Vittorio Gassman , “Je voudrai pas crever” , “Mozart avec nous”… , … e “Le déserteur” cantate da Boris Vian , Vian trombettista , Intervista (sottotitoli in italiano) , “Distruggono il mondo”

Firenze, 27 giugno 2017 – Ricordando che il 23 giugno scorso ricorreva l’anniversario della morte di Boris Vian (Parigi, 23 giugno 1959).

Io non vorrei crepare

Io non vorrei crepare

prima di aver conosciuto

i cani neri del Messico

che dormono senza sognare

le scimmie dal culo pelato

divoratrici di fiori tropicali

i ragni d’argento

dal nido ripieno di bolle

Io non vorrei crepare

senza sapere se la luna

dietro la sua falsa aria da moneta antica

ha un faccia a punta

se il sole è freddo

se le quattro stagioni

non sono davvero che quattro

senza aver provato

a indossare una vestaglia

lungo i grandi viali alberati

senza aver guardato

in una bocca di fogna

senza aver messo il mio cazzo

in certi angoletti bizzarri

Io non vorrei finire

senza conoscere la lebbra

o le sette malattie

che si pigliano laggiù

né il buono né il cattivo

mi darebbbero tormento

se se se io sapessi

che ne avrò la primizia

e c’è anche da ultimo

tutto quello che conosco

tutto quello che apprezzo

che so che mi piace

il fondo verde del mare

dove ballano il valzer gli steli delle alghe

sulla sabbia ondulata

l’erba arrostita di giugno

la terra che si screpola

l’odore delle conifere

e i baci di quella

che insomma

la bella  ecco,

il mio Orsetto, l’ Ursula

Io non vorrei crepare

prima di aver consumato

la sua bocca con la mia bocca

il suo corpo con le mie mani

il resto con i miei occhi

meglio che non dica altro

restiamo rispettosi

Io non vorrei morire

senza che si siano inventate

le rose eterne

la giornata di due ore

il mare in montagna

la montagna al mare

la fine del dolore

i giornali a colori

tutti i bambini contenti

e tante altre robe ancora

che dormono nei crani

dei geniali ingegneri

dei giardinieri gioviali

degli inquieti socialisti

degli urbani urbanisti

e dei pensosi pensatori

tante cose da vedere

da vedere e da sentire tutte

tanto tempo da aspettare

da cercare nel buio

e io vedo la fine

che si spiccia e che arriva

con la sua brutta bocca

e che mi apre le sue braccia

di ranocchia sciancata.

Io non vorrei crepare

nossignore nossignora

prima di aver provato

il gusto che mi tormenta

il gusto che è il più forte

Io non vorrei crepare

prima di aver assaggiato

il sapore della morte…

Je voudrai pas crever

Je voudrais pas crever

Avant d’avoir connu

Les chiens noirs du Mexique

Qui dorment sans rêver

Les singes à cul nu

Dévoreurs de tropiques

Les araignées d’argent

Au nid truffé de bulles

Je voudrais pas crever

Sans savoir si la lune

Sous son faux air de thune

A un coté pointu

Si le soleil est froid

Si les quatre saisons

Ne sont vraiment que quatre

Sans avoir essayé

De porter une robe

Sur les grands boulevards

Sans avoir regardé

Dans un regard d’égout

Sans avoir mis mon zobe

Dans des coinstots bizarres

Je voudrais pas finir

Sans connaître la lèpre

Ou les sept maladies

Qu’on attrape là-bas

Le bon ni le mauvais

Ne me feraient de peine

Si si si je savais

Que j’en aurai l’étrenne

Et il y a z aussi

Tout ce que je connais

Tout ce que j’apprécie

Que je sais qui me plaît

Le fond vert de la mer

Où valsent les brins d’algues

Sur le sable ondulé

L’herbe grillée de juin

La terre qui craquelle

L’odeur des conifères

Et les baisers de celle

Que ceci que cela

La belle que voilà

Mon Ourson, l’Ursula

Je voudrais pas crever

Avant d’avoir usé

Sa bouche avec ma bouche

Son corps avec mes mains

Le reste avec mes yeux

J’en dis pas plus faut bien

Rester révérencieux

Je voudrais pas mourir

Sans qu’on ait inventé

Les roses éternelles

La journée de deux heures

La mer à la montagne

La montagne à la mer

La fin de la douleur

Les journaux en couleur

Tous les enfants contents

Et tant de trucs encore

Qui dorment dans les crânes

Des géniaux ingénieurs

Des jardiniers joviaux

Des soucieux socialistes

Des urbains urbanistes

Et des pensifs penseurs

Tant de choses à voir

A voir et à z-entendre

Tant de temps à attendre

A chercher dans le noir

Et moi je vois la fin

Qui grouille et qui s’amène

Avec sa gueule moche

Et qui m’ouvre ses bras

De grenouille bancroche

Je voudrais pas crever

Non monsieur non madame

Avant d’avoir tâté

Le goût qui me tourmente

Le goût qu’est le plus fort

Je voudrais pas crever

Avant d’avoir goûté

La saveur de la mort…

Boris Vian

Seguici anche sulla Pagina Facebook del Premio Letterario Castelfiorentino

e sulla pagina personale https://www.facebook.com/profile.php?id=100012327221127

ARCHIVIO POST PRECEDENTI

Le ultime NOTIZIE DI POESIA

NOTIZIE DI POESIA 2012 , NOTIZIE DI POESIA 2013 , NOTIZIE DI POESIA 2014 , NOTIZIE DI POESIA 2015 , NOTIZIE DI POESIA 2016 , NOTIZIE DI POESIA gennaio-marzo 2017 , NOTIZIE DI POESIA aprile 2017 , NOTIZIE DI POESIA maggio 2017