Il monumento e l’alloro. Orazio

VEDI I VIDEO “Exegi monumentum aere perennius” , “Carpe diem” in latino , … e in latino e in italiano ,  Una scena da “L’attimo fuggente” di Peter Weir (1989) , Orazio secondo Gheorghi Arnaoudov Firenze, 26 novembre 2017 – Ricordando che domani ricorrerà l’anniversario della morte di Quinto Orazio Flacco (Roma, 27 novembre 8 avanti Cristo). Un monumento più durevole del […]

VEDI I VIDEO “Exegi monumentum aere perennius” , “Carpe diem” in latino , … e in latino e in italiano ,  Una scena da “L’attimo fuggente” di Peter Weir (1989) Orazio secondo Gheorghi Arnaoudov

Firenze, 26 novembre 2017 – Ricordando che domani ricorrerà l’anniversario della morte di Quinto Orazio Flacco (Roma, 27 novembre 8 avanti Cristo).

Un monumento più durevole del bronzo

Un monumento più durevole del bronzo

e più elevato della mole delle piramidi degne di re

ho innalzato, talché non il nembo divoratore,

non l’Aquilone sfrenato o la successione infinita degli anni

e la corsa veloce delle ore possano demolirlo.

Non tutto di me si spegnerà con la morte,

gran parte di me eviterà Libitina;

mi ingrandirò, ricordato dagli elogi dei posteri

ininterrottamente, fin quando i pontefici massimi con le vergini

saliranno al Campidoglio in silenzio.

Dove gorgheggia l’Ofanto violento e Dauno

fu re di aridi territori agresti, si dirà di me:

divenuto da misero autorevole, per primo

tradusse la lirica greca in ritmi italici.

O Melpomene, assumi l’orgoglio guadagnato coi meriti e,

propizia, cingimi la testa di alloro delfico.

Exegi monumentum aere perennius

Exegi monumentum aere perennius,

regalique situ pyramidum altius,

quod non imber edax, non Aquilo impotens

possit diruere aut innumerabilis

annorum series et fuga temporum.

Non omnis moriar, multaque pars mei

vitabit Libitinam. Usque ego postera

crescam laude recens. Dum Capitolium

scandet cum tacita virgine pontifex.

dicar, qua violens obstrepit Aufidus

et qua pauper aquae daunus agrestium

regnavit populorum ex humili potens,

princeps Aoelium carmen ad Italos

deduxisse modos. Sume superbiam

quaesitam meritis et mihi Delphica

lauro cinge volens, Melpomene, comam.

Quinto Orazio Flacco

(Carmina, Liber III, 30)

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