Il borghese non sono io. Amelia Rosselli

VEDI I VIDEO Amelia Rosselli legge “Impromptu” , L’assillo è rima , Versi da “Variazioni belliche” , … e da “La libellula” Firenze, 12 febbraio 2018 – Ricordando che ieri ricorreva l’anniversario della morte di Amelia Rosselli (Roma, 11 febbraio 1996). Da Impromptu Il borghese non sono io che tralappio d’un giorno all’ altro coprendomi d’un sudore tutto […]

VEDI I VIDEO Amelia Rosselli legge “Impromptu” , L’assillo è rima , Versi da “Variazioni belliche” , … e da “La libellula”

Firenze, 12 febbraio 2018 – Ricordando che ieri ricorreva l’anniversario della morte di Amelia Rosselli (Roma, 11 febbraio 1996).

Da Impromptu

Il borghese non sono io

che tralappio d’un giorno all’

altro coprendomi d’un sudore

tutto concimato, deciso, coinciso

da me, non altri, – o se soltanto

d’altri sono il clown faunesco

allora ingiungo all’alt, quella

terribile sera che non vi

fu epidemia ma soltanto un

resto delle mie ossa che

si rifiutavano di seccarsi

al sole.

Non v’è sole che non sia

lumière, (e il francese è

un par terre) quando cangiando

viste, cangiasti forme, anche

nel tuo nostalgico procedere

verso un’impenetrabile morte.

Nel verso impenetravi

la tua notte, di soli e luci

per nulla naturali, quando

l’elettrico ballo non più

compaesano distingueva tra

chi era fermo, e chi non

lo era. Difendo i lavoratori

difendo il loro pane a denti

stretti caccio il cane da

questa mia mansarda piena

d’impenetrabili libri buoni

per una vendemmia che sarà

tutta la ultima opera vostra

se non mi salvate da queste

strette, stretta la misura

combatte il soldo e non v’è

sole ch’appartenga al popolo! 

()

Questa notte con spavaldo desiderio

scesi per le praterie d’un lungo fiume

impermeato d’antiche abitudini

ch’al dunque ad un segnale indicavano

melma, e fiato. Solo sporcizia

sì, vidi dall’ultimo ponte, dubitando

d’una mia vita ancora rimasta al

sole, non per l’arrosto ma

per il fuoco è buona: se a tutti divenne

già prima ch’io nascessi – indifferente

la mia buona o cattiva sorte, dall’altr’angolo

che non da questa visione crematorizzata

dalla mia e vostra vita terrorizzata

se resistere dipende dal cuore

piuttosto dalle sottane s’arrota

la Mistinguette, la vita sberciata

per un attimo ancora, se sesso

è così rotativo da apparire poi

vano a questo recitativo che mi

faceva passare per pazza quando

arroteandomi dietro ad ogni scrivania

sorvegliavo i vostri desideri d’essere

lontani dalla mia, rotativa nella

notte specchiata nel lucido del

vetro che copre le vostre indifferenze

alla mia stralunante morte.

Amelia Rosselli 

(da Impromptu, 1981)