I cigni di Hölderlin

VEDI I VIDEO “Metà della vita” in lingua originale , “Hälfte des Lebens” secondo Gideon Klein , … e secondo John Mueter , Martin Heidegger legge Hölderlin , Fritz Lang cita e commenta Hölderlin in un film di Godard , “Antichità del vivere” , Antologia di frammenti Firenze, 7 giugno 2023 – Ricordando che il 7 giugno 1843 moriva a Tubinga il grande […]

VEDI I VIDEO “Metà della vita” in lingua originale“Hälfte des Lebens” secondo Gideon Klein , … e secondo John MueterMartin Heidegger legge Hölderlin , Fritz Lang cita e commenta Hölderlin in un film di Godard“Antichità del vivere” , Antologia di frammenti

Firenze, 7 giugno 2023 – Ricordando che il 7 giugno 1843 moriva a Tubinga il grande poeta e filosofo tedesco Friedrich Hölderlin.

Johann Christian Friedrich Hölderlin, di cui celebriamo oggi l’anniversario della morte (Tubinga, 7 giugno 1843), è considerato un poeta tra i più grandi della letteratura mondiale. La sua produzione poetica e filosofica si situa negli anni in cui la cultura tedesca è dominata dal classicismo weimariano e dal primo romanticismo.
Ardente lettore e traduttore degli antichi – come è stato scritto -, intellettuale partecipe dei dibattiti letterari, culturali e politici del suo tempo e utopico disegnatore di una poesia a venire, Hölderlin diverrà dopo una sotterranea ricezione ottocentesca l’interlocutore privilegiato di poeti, filosofi e artisti della modernità“.
Ed è proprio così. Se si eccettuano sporadici estimatori registrabili nel corso delle vicende letterarie ottocentesche, il pieno riconoscimento dell’importanza di Hölderlin avviene a partire dal fin de siècle e dà luogo, inoltrandosi nel Novecento, a quella che è stata definita la “Hölderlin-Renaissance”. E’ in questi termini che l’ispirato messagigo del poeta-filosofo, riscoperto e adeguatamente valorizzato, ha trovato riscontri e adesioni in protagonisti del quadro poetico-letterario e più latamente culturale europeo a noi più vicino: da Rilke a Celan, da Brecht a Zanzotto, da Heidegger a Godard.
Di lui, dopo avere presentato qualche mese fa Diotima, presentiamo oggi una delle sue poesie più note, perfetta nella sua suggestiva essenzialità di disegno e nella sua calibratissima, bilanciata struttura compositiva. Profondo, straordinario Hölderlin!
Marco Marchi

Metà della vita

Con gialle pere scende

E  folta di rose selvatiche

La terra nel lago,

Amati cigni,

E voi ubriachi di baci

Tuffate il capo

Nell’acqua sobria e sacra.

Ahimè, dove trovare, quando

E’ inverno, i fiori, e dove

Il raggio del sole,

E l’ombra della terra?

I muri stanno

Afoni e freddi, nel vento

Stridono le bandiere.

(traduzione di Luigi Reitani)

Hälfte des Lebens

Mit gelben Birnen hänget

Und voll mit wilden Rosen

Das Land in den See,

Ihr holden Schwäne,

Und trunken von Küssen

Tunkt ihr das Haupt

Ins heilignüchterne Wasser.

Weh mir, wo nehm’ ich, wenn

Es Winter ist, die Blumen, und wo

Den Sonnenschein,

Und Schatten der Erde?

Die Mauern stehn

Sprachlos und kalt, im Winde

Klirren die Fahnen.

Friedrich Hölderlin

(da Tutte le liriche, Mondadori)

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