Cantare il mondo mutilato. Adam Zagajewski

VEDI I VIDEO “Prova a cantare il mondo mutilato”, “Giardini d’inverno”,  “Ninnananna”, “Enciclopedia” , Urbino omaggia Adam Zagajewski, con intervista Firenze, 12 aprile 2022 Prova a cantare il mondo mutilato Prova a cantare il mondo mutilato. Ricorda le lunghe giornate di giugno e le fragole, le gocce di vino rosé. Le ortiche che metodiche ricoprivano […]

VEDI I VIDEO “Prova a cantare il mondo mutilato”, “Giardini d’inverno”“Ninnananna”, “Enciclopedia” , Urbino omaggia Adam Zagajewski, con intervista

Firenze, 12 aprile 2022

Prova a cantare il mondo mutilato

Prova a cantare il mondo mutilato.

Ricorda le lunghe giornate di giugno

e le fragole, le gocce di vino rosé.

Le ortiche che metodiche ricoprivano

le case abbandonate da chi ne fu cacciato.

Devi cantare il mondo mutilato.

Hai guardato navi e barche eleganti;

attesi da un lungo viaggio,

o soltanto da un nulla salmastro.

Hai visto i profughi andare verso il nulla,

hai sentito i carnefici cantare allegramente.

Dovresti celebrare il mondo mutilato.

Ricorda quegli attimi, quando eravate insieme

in una stanza bianca e la tenda si mosse.

Torna col pensiero al concerto, quando la musica esplose.

D’autunno raccoglievi ghiande nel parco

e le foglie volteggiavano sulle cicatrici della terra.

Canta il mondo mutilato

e la piccola penna grigia persa dal tordo,

e la luce delicata che erra, svanisce

e ritorna.

(traduzione di Krystyna Jaworska)

Spróbuj opiewać okaleczony świat

Spróbuj opiewać okaleczony świat.

Pamiętaj o długich dniach czerwca

i o poziomkach, kroplach wina rosé.

O pokrzywach, które metodycznie zarastały

opuszczone domostwa wygnanych.

Musisz opiewać okaleczony świat.

Patrzyłeś na eleganckie jachty i okręty;

jeden z nich miał przed sobą długą podróż,

na inny czekała tylko słona nicość.

Widziałeś uchodźców, którzy szli donikąd,

słyszałeś oprawców, którzy radośnie śpiewali.

Powinieneś opiewać okaleczony świat.

Pamiętaj o chwilach, kiedy byliście razem

w białym pokoju i firanka poruszyła się.

Wróć myślą do koncertu, kiedy wybuchła muzyka.

Jesienią zbierałeś żołędzie w parku

a liście wirowały nad bliznami ziemi.

Opiewaj okaleczony świat

i szare piórko, zgubione przez drozda,

i delikatne światło, które błądzi i znika

i powraca.

Adam Zagajewski

(da Dalla vita degli oggetti, Poesie 1983-2005, Adelphi, 2012)

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