Giochi d’azzardo: via la pubblicità dalla televisione

In televisione e su internet proliferano spot e pubblicità su decine di giochi (legati al mondo dello sport ma non solo) che purtroppo inducono a sfidare la sorte e a scialacquare interi patrimoni. Oltre che sui pensionati questi lavaggi del cervello hanno un influsso malefico sulle nuove generazioni che passano molte ore davanti alla televisione. […]

In televisione e su internet proliferano spot e pubblicità su decine di giochi (legati al mondo dello sport ma non solo) che purtroppo inducono a sfidare la sorte e a scialacquare interi patrimoni. Oltre che sui pensionati questi lavaggi del cervello hanno un influsso malefico sulle nuove generazioni che passano molte ore davanti alla televisione. Possibile che non si possa fare qualcosa per evitare questo scempio?

Carolina Maggi, Milano

IN REALTÀ sembra che ora qualcosa si stia muovendo, siamo – sia ben chiaro – ancora molto distanti dal divieto totale di pubblicità e di sponsorizzazione su tutti i media e in tutti gli ambiti così come è richiesto dalla società civile, ma notiamo che, dopo anni di «non si può», evidentemente «si può». La legge di stabilità, infatti, prevede il divieto di fare pubblicità all’azzardo, sulle tv e le radio generaliste, tra le 7 e le 22. In particolare, saranno vietati quei messaggi che incoraggiano il gioco eccessivo o incontrollato, che negano come lo stesso possa comportare rischi, che non rendano esplicite le modalità e le condizioni per usufruire di incentivi o bonus, che suggeriscono come le slot possano risolvere problemi finanziari o personali. Non è stato facile nè scontato portare a casa il risultato, con la lobby dell’azzardo che fino all’ultimo ha tentato di ostacolare la decisione. Fare di più, da domani, sarà l’imperativo. Ma piaccia o non piaccia, sicuramente dal 1° gennaio 2016 la situazione sarà molto diversa da quella del passato.

laura.fasano@ilgiorno.net