Perchè c’è un altro calcio. Possibile e, a volte, impossibile. Un calcio lontano da microfoni e riflettori, dai Bale&Balotelli, dai petroldollari, dagli yen e dalle rupie indonesiane.
Un calcio, a un pallone, nato ai bordi di periferia.
E’ quello dei cosiddetti dilettanti, gli “amateur”, come li ha valorizzati, qualche giorno fa, addirittura Papa Francesco.
E quello dei giovani, che s’arruffano (e a volte s’azzuffano) per un gol in più, magari solo per la mancetta del papà o per alzarsi di più ancora la cresta gellata.
In quest’altro calcio – popolato da migliaia, milioni, di appassionati – c’è un mondo da scoprire, ogni week-end, in miriadi di campi grandi e piccoli, perfettamente sintetici o maldestramente polverosi.
Storie, personaggi, buoni o cattivi esempi. Episodi degni di nota, di denuncia, di riflessione o di un premio, magari solo simbolico (lo daremo, perchè no?).
Pedate e Palloni nasce per questo. Per raccontare, per quanto possibile, le mille sfaccettature, le luci e le ombre, di questo mondo, che tra qualche settimana tornerà a frullare gol, dribbling, emozioni ed illusioni.
Ne vedremo delle belle, e delle brutte.
Manterremo un filo conduttore: per noi il calcio è, e deve essere, proprio a partire dalla periferia, proprio a partire dai bambini… un veicolo di valori positivi.
Perchè se un filosofo come Albert Camus sosteneva che “Tutto quello che so l’ho imparato dal calcio”…
…questo meraviglioso gioco deve essere davvero la miglior metafora possibile della vita.
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