“Tieni botta”, il popolo Pd sta ancora con Renzi

CASTELFRANCO EMILIA (Modena) «Io sono renziano. Sto con Matteo. Il referendum? Non ne sapevo niente». È dietro al bar, fa il volontario, ma della riforma costituzionale, la battaglia della vita di Renzi, lui non sa nulla. «Non guardo la tv», si scusa. «Ma sono col premier», ripete quattro volte. Matteo Renzi dopo tre anni riparte […]

Renzi a Bosco Albergati (Ansa)

CASTELFRANCO EMILIA (Modena)

«Io sono renziano. Sto con Matteo. Il referendum? Non ne sapevo niente». È dietro al bar, fa il volontario, ma della riforma costituzionale, la battaglia della vita di Renzi, lui non sa nulla. «Non guardo la tv», si scusa. «Ma sono col premier», ripete quattro volte.

Matteo Renzi dopo tre anni riparte dall’Emilia, prima alla festa dell’Unità di Bosco Albergati, nel modenese, poi a quella di Villalunga di Casalgrande (Reggio Emilia). Obiettivo: parlare al partito, il suo partito, per convincerlo a dire Sì. «Non ha la giacca», sussurra una militante munita di smartphone di ordinanza.

«Eh certo, qui fa il segretario del Pd, mica il premier!», le risponde l’amica. A Bosco Albergati, del resto, il clima è quello delle feste paesane, con la balera e i ristoranti tipici. Finito il dibattito del leader, si festeggia con un bel piatto di passatelli o di tortellacci, nonostante la calura. Nelle cucine è tutto un “tin bota”, un selfie e un «grande Matteo». Ma c’è anche chi, pur applaudendo, ammette: «Col referendum mica se magna».

Fiorino Bortolani, 70 anni e un passato nel Pci, sintetizza così la battaglia referendaria: «Chi è di sinistra trova i posti di lavoro. La riforma del Senato va bene, serve per risparmiare». Stefania, 73 anni, annuisce: «Stavo con Bersani, poi non ha smacchiato il giaguaro e ho adottato Renzi».

Sul referendum sono quasi tutti per il Sì, ma la motivazione è soprattutto anti-casta: «Si riducono i parlamentari, bene no?».

Silvia Garulli e il marito, Giampiero Spisni, vanno oltre: «Giusto superare il bicameralismo perfetto. Ma il referendum non è una battaglia. Renzi deve stare attento altrimenti fa la fine di David Cameron con la Brexit».

Il problema, infatti, sono i sondaggi. E le picconate interne al Pd. Un volontario di lungo corso, Nerino Melotti, 67 anni, ne sa qualcosa: «I compagni più anziani si lamentano. E hanno paura che si torni all’uomo forte, come Mussolini». “Tin bota”, ripetono a Renzi mentre assaggia un fritto, di quelli buoni.

A Villalunga, stesso copione. I militanti lo abbracciano: «È ora di cambiare l’Italia».

E la minoranza del Pd? A sentire la gelataia, da 45 anni volontaria alle Feste, Bersani e soci non hanno più spazio. Filippo, 24 anni, conferma: «Sono ancora renziano dopo tre anni. D’Alema fa solo giochetti politici, basta».

Articolo uscito su QN il 10 agosto 2016

Rosalba Carbutti

Twitter@rosalbacarbutti

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