Lunedì 29 Aprile 2024

Una polizza che tutela gli eredi Pochi la scelgono per scaramanzia

Polizza

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MOLTI RINUNCIANO AD ACQUISTARLE soltanto per scaramanzia. Ma le polizze contro il rischio morte sono uno strumento molto utile per lasciare in eredità un capitale consistente ai propri figli, familiari o congiunti. Sono contratti che prevedono il versamento di una somma di denaro (premio) a una compagnia assicurativa che, in caso di decesso dell’assicurato, si impegna a erogare agli eredi designati un indennizzo in denaro. Quest’ultimo ammonta di solito a diverse decine o centinaia di migliaia di euro, a seconda dell’entità del premio pagato, ed è completamente esentasse. Le polizze contro il rischio di morte hanno sempre una scadenza e coprono dal rischio di decesso fino a che l’assicurato non supera una determinata età, in genere i 65-70 anni. Oltre questa soglia anagrafica, è difficile trovare una compagnia disposta a proporre questo tipo di contratti.

Se il decesso dell’assicurato non avviene entro la scadenza prestabilita, tutti i premi versati restano alla compagnia. Non vanno cioè a costituire un capitale di proprietà de cliente, come avviene invece per le polizze vita da investimento che hanno un funzionamento ben diverso, essendo contratti finanziari ideati per far fruttare i risparmi. È bene dunque non confondere queste due categorie di prodotti assicurativi, sui quali i consumatori non hanno sempre le idee chiare. Va detto che il premio da pagare per tutelarsi contro il rischio di morte è di solito contenuto rispetto al capitale che viene liquidato agli eredi. La tariffa dipende ovviamente da diversi fattori, in primis dalla lunghezza dell’arco di tempo coperto dalla polizza: assicurarsi per 10 o 20 anni, ovviamente, costa meno che assicurarsi per appena un quinquennio. Un altro fattore che incide sul premio da pagare è l’età dell’assicurato al momento della sottoscrizione del contratto. Più giovani si è, meno si paga. In linea di massima, comunque, sborsando qualche decina di euro al mese di premio, oppure qualche centinaio di euro all’anno, si ha un potenziale indennizzo agli eredi di 100mila-200mila euro, facendo gli scongiuri e sperando non ve ne sia la necessità. Raramente le polizze contro il rischio morte vengono sottoscritte in Italia dagli assicurati in maniera spontanea, cioè senza che vengano proposte dalle banche o dalle compagnie assicurative assieme ad altri prodotti. Molto spesso questi contratti sono associati ai mutui: in caso di decesso del debitore, l’istituto che lo ha finanziato ottiene così con la polizza la garanzia di veder coperto dagli eredi l’importo del prestito ancora da rimborsare.

Prima di accendere un mutuo o un finanziamento, però, è bene non fidarsi troppo delle proposte di polizze contro il rischio di morte che arrivano dagli sportelli bancari (in partnership con imprese assicurative convenzionate). Sono contratti meno convenienti di quelli offerti da altre compagnie specializzate. Quelli proposti dalle banche sono per nulla convenienti: trattengono per sé pesanti commissioni sui premi versati, destinando alla compagnia e alla copertura assicurativa soltanto una parte della somma pagata dal cliente.