Giovedì 2 Maggio 2024

Open d'Italia: Karlberg supera Kaymer

Lo svedese conquista il primo titolo sul Tour dopo due buche di spareggio con Martin Kaymer che sparesce nelle ultime nove buche

Rikard Karlberg

Rikard Karlberg

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QUARTO GIRO: Alla seconda buca di playoff, lo svedese Rikard Kalberg batte il superfavorito del torneo al Golf Club Milano, il tedesco Martin Kaymer. Per Kalberg, prima vittoria di rilievo, maturata grazie a un torneo molto regolare (-19, 67 67 68 67), ma aiutata senz’altro da Martin Kaymer, che a metà dell’ultimo giro aveva addirittura tre colpi di vantaggio su tutti gli avversari. E mentre il tedesco perdeva due colpi sulle seconde nove (tre bogey e un birdie), il 29enne di Göteborg infilava quattro birdie che lo portavano al playoff (giocato sulla 18, par 4). Pareggiata la prima buca, Kaymer sbagliava nella seconda il putt per il 3, che invece riusciva a Kalberg, proclamandolo così vincitore dell’Open d’Italia numero 72.

Alle loro spalle ben sette giocatori a un solo colpo (-18), situazione che aveva fatto ipotizzare anche un affollatissimo playoff addirittura con nove giocatori coinvolti. Fra questi, il nome di maggior spicco è quello dell’inglese Danny Willett, autore di un eccellente finale, ma da sottolineare anche l’astro nascente britannico, il 21enne Mattew Fitzpatrick, e il suo coetaneo svedese Joakim Lagergren (autore oggi del migliore score del torneo con 63, come il belga Colsaert nel giro di apertura). Migliore italiano Lorenzo Scalise, finito 11° a -16, mentre Francesco Molinari ha chiuso al 20° posto (-14). Questi i piazzamenti degli altri azzurri che hanno superato il taglio: 33° Andrea Perrino, 44° Marco Crespi, 65.i Edoardo Molinari e il dilettante Stefano Mazzoli, 71° Lorenzo Gagli.

Lorenzo Scalise da Vimercate è nato il 18 luglio del 1995 e oggi, a 20 anni, ha compiuto l'impresa di entrare nei top ten di un torneo dell'European Tour. «È un risultato fantastico che fa vacillare il mio piano di studi al quale far seguire il passaggio al professionismo. Se posso essere tra i primi 10 in una gara di questo tipo, forse sono già pronto». Poi, dopo un attimo di pausa, da ragazzo giovane ma già maturo aggiunge: «Le condizioni erano particolari perché giocavo sul mio campo seguito dai miei amici». Quindi niente passaggio a pro? «Non per ora. Stasera ho il volo che mi riporterà negli States e martedì mattina ho lezione, come al solito».

Scalise fa parte di quella schiera di giovani che sono andati in America a studiare. Lo fa in Tennessee, in un ambiente molto differente dalla Milano nella quale è cresciuto. «Mi sono piaciuti molto l'ambiente e le persone che sono semplici. Inoltre adoro l'università americana perché permette d'integrare lo sport agli studi. Esistono oltre 10 discipline con squadre ufficiali e un sistema integrato che permette a chiunque di essere aiutato».

Bisogna avere doti particolari per perseguire la carriera universitaria negli States? «No, io stesso era un buon giocatore ma non un fenomeno. Ci vuole coraggio per restare lontano da casa nove mesi. Io ho una borsa di studio parziale, che aiuta, ma la cosa fondamentale è la volontà di volare Oltreoceano».

TERZO GIRO: Diciamo la verità: non è certo il nome di Jens Fahrbring quello che il pubblico di questa terza giornata del 72° Open d’Italia si aspettava di leggere in cima alla classifica generale, e nemmeno quello del simpatico francese Romain Wattel. Senza nulla togliere ai due, gli occhi di tutti erano puntati su uno degli eroi di Ryder Cup a Medinah e vincitore di due major, Martin Kaymer. L’applauso per i due comprimari è doveroso, riconfermarsi non è mai facile, soprattutto per chi non è abituato a essere stabilmente in cima al leaderboard, e i due lo hanno fatto alla grande, firmando un 66 (Wattel) e un 68 (Fahrbring) che gli permette domani di giocarsi le chance per una vittoria alla vigilia certamente insperata.

In una giornata caldissima e ancora una volta caratterizzata da un’affluenza record (i dati ufficiali parlano di 15.000 spettatori), gli occhi di tutti, italiani a parte, erano puntati sul tedesco, al via del terzo giro con tre colpi da recuperare dai leader. Kaymer non si è fatto attendere, attaccando fin dall’inizio con una sequenza di ben quattro birdie consecutivi dalla 1 alla 4, incalzando i primissimi fino a raggiungerli in testa. Il brutto bogey della 5 causa di tre putt rimane solo una piccolissima macchia in un giro pressoché perfetto e solidissimo, scandito sulle seconde da altri tre birdie dopo quello della 8 per un totale di 65 finale che lo colloca leader a sole 18 buche dal termine.

Mentre Andrea Perrino, migliore azzurro in classifica dopo 16 buche, stentava a ripetersi sui livelli dei giorni precedenti (scivolando al 41° posto con 74), il numero uno azzurro Francesco Molinari risaliva la classifica con un giro senza bogey e con 4 birdie che lo riportavano nelle parti che contano del leaderboard. Sei colpi da recuperare restano molti, è vero, serve un’impresa. Ma il sogno di rivedere Francesco campione resta vivo, considerando le qualità del nostro numero uno, certamente in grado di tirare fuori dalla sacca un giro impeccabile che lo porterebbe a ripetere a distanza di nove anni l’indimenticabile successo di Tolcinasco.

Delude invece Miguel Angel Jimenez, solo 72 per lui oggi e sedici posizioni in classifica perse per un provvisorio 29° posto a -9.

Le note liete azzurre sono venute anche da Marco Crespi, oggi autore di un ottimo 67 che gli ha permesso di recuperare 34 posizioni per un 29° posto alla pari di Jimenez. Davanti a Crespi grande conferma per uno dei nostri amateur impegnati nel torneo quest’anno, Lorenzo Scalise, 69 oggi e 23° con un totale di -10. Edoardo Molinari (71 di giornata), Lorenzo Gagli (73) e Stefano Mazzoli (74) chiudono al 60° posto il gruppo degli italiani ancora in gara.

SECONDO GIRO: «Il golf non è un'equazione sempre esatta e il fatto di aver concluso in 67 colpi un giro non è garanzia per quelli seguenti - ha detto al termine del proprio secondo giro Francesco Molinari - oggi sono stato impreciso con il primo colpo e su questo campo quando non si tira al green dal fairway è tutto più complicato». Molinari era partito bene con un birdie alla prima buca ma poi è incappato in un doppio bogey al par tre della buca 3. Poi ci ha provato diverse volte prima di agguantare nuovamente il par alla 9. Tutti si aspettavano una carica nell buche di rientro ma il torinese non è riuscito ad andare oltre al par perdendo 23 posizione. «È un campo che dev'essere giocato in modo aggressivo e domani proverò ad attaccare per mettermi nella possibilità di competere per il titolo la domenica. Quest'anno ho spesso sbagliato uno dei quattro giri e questo fa la differenza quando si devono vincere i tornei». 

Dovrà sicuramente muovere la classifica nel terzo giro perché al comando con -13, a sei colpi da Molinari, c'è da coppia composta da Jens Fahrbring e Lucas Bjerregaard. Nicolas Colsaerts insegue a due lunghezze mentre Martin Kaymer è a quota -10 come il nostro Andrea Perrino. Il dilettante Stefano Mazzoli continua a stupire e si trova al 16° posto con -8 davanti a Lorenzo Gagli, appaiato a Francesco Molinari a -7. È rientrato al taglio Edoardo Molinari grazie a un parziale di 67 colpi che lo ha portato a quota -5, mentre è uscito Matteo Manassero, con -3. Il veronese si è autoinflitto una penalità che è risultata fatale.

Grande commozione per Costantino Rocca che ha disputato il suo ultimo Open d'Italia. Il bergamasco è stato accolto da un autentica standing ovation alla buca 18 con oltre 200 tifosi che indossavano una maschera raffigurante il suo volto. Ha giocato l'ultimo putt decisamente commosso e ha salutato tutti ringraziando per il tributo, più che meritato.

PRIMO GIRO: La prima giornata ci ha regalato splendide notizie in campo azzurro con Francesco Molinari in ottima forma. Il torinese ha completato le prime 18 buche con lo score di 65 colpi, somma di otto birdie e un bogey. 15 i green presi nei colpi regolamentari e una buona efficacia con il putter, 28 i suoi putt, come lui stesso ha confermato: «È stato un ottimo inizio che mi permette di rimanere nelle prime posizioni senza costringermi a rincorrere aumentando la pressione. Mi sono trovato subito a mio agio e la preparazione alla gara è stata buona. Il campo è corto rispetto a quelli sui quali siamo abituati a giocare ma è anche più facile per la pioggia caduta nei giorni scorsi». Stefano Mazzoli, vincitore degli Europei Dilettanti, ha concluso a quota -6 e si trova al quinto posto.

Leader il belga Nicolas Colsaerts con 63 colpi (-9). Partito dalla buca 10 ha inanellato ben otto birdie consecutivi dalla 14 alla 3 per concludere con un altro colpo guadagnato al campo alla 8. Insieme a Molinari, a dua colpi dal leader, c'è anche Shiv Kapur, fisicamente trasformato grazie ai molti chili persi, e Kristoffer Broberg.

Bene anche i toscani Andrea Perrino e Lorenzo Gagli, a quota -5. Entrambi sono partiti con un grave bogey al par 5 della buca uno ma non si sono persi d'animo recuperando colpi al campo. Gagli ha concluso con un pizzico d'amaro in bocca a causa del bogey alla 18, ma la prestazione per entrambi è più che positiva. Ha chiuso sotto il par anche Matteo Manassero che ha reagito con orgoglio sulle buche di rientro e, grazie a un parziale di -4, ha terminato in 70 colpi, -2 per il torneo. Dovranno recuperare Edoardo Molinari e Renato Paratore, intorno alla centesima posizione con il par.