Lunedì 29 Aprile 2024

Fidas, al via la campagna per i giovani volontari

Domani parte 'C'è posto per te', campagna di comunicazione studiata per coinvolgere le nuove generazioni che già tendono il braccio.

Fidas

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Roma, 1 ottobre 2016 - Largo ai giovani volontari, ancora meglio se nelle associazioni ricoprono un incarico preciso. Per centrare l'obiettivo la Fidas, Federazione italiana associazioni donatori di sangue, domani (2 ottobre) dà il via a 'C'è posto per te', campagna di comunicazione studiata per coinvolgere le nuove generazioni che già tendono il braccio.

Tutto parte dai risultati di un'indagine promossa la scorsa estate dalla Federazione tra gli under 28: 'Se in molte realtà associative i ragazzi sono particolarmente attivi nella promozione di eventi pubblici, nell’accoglienza dei donatori o nella comunicazione – osservano alla Fidas a cui aderiscono oltre 73mila giovani volontari -, tuttavia tanti rimangono in disparte, perché non hanno mai preso in considerazione un impegno più sistematico o perché non saprebbero cosa fare'.

E così ecco la nuova idea, lanciata nel giorno della settima giornata nazionale della Federazione. Uno spot racconta, attraverso le storie di alcuni ragazzi, quali sono le attività che si possono svolgere all’interno delle realtà associative. Protagonisti i donatori che già svolgono incarichi di vario tipo: Giorgia si occupa di promozione, Felice dell’accoglienza dei donatori, Tony dei social network, Valeria del sito web. Ma le possibilità sono ancora di più.

“L’obiettivo della campagna - sottolinea Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas - è incentivare i giovani a trovare un proprio spazio attivo nelle associazioni invitando allo stesso tempo queste a elaborare strategie per coinvolgere i ragazzi in maniera fattiva. I dati raccolti mettono in luce, infatti, tra i donatori under 28 un ampio bacino di volontari su cui poter lavorare per assicurare un fondamentale ricambio generazionale”.

“Solo il 27% degli intervistati dichiara di svolgere, all'interno dell'associazione donatori sangue, anche altri incarichi oltre alla donazione stessa di sangue o emocomponenti – osserva Maria Paola Piccini, dottore di ricerca in Ricerca applicata nelle scienze sociali a La Sapienza di Roma, che ha curato l’elaborazione dei dati _. Tuttavia le risposte raccolte meritano particolare attenzione, poiché individuano un prezioso bacino di giovani donatori che sarebbero disponibili a impegnarsi maggiormente nell'associazione, ma necessitano di orientamento e guida”.