Lunedì 29 Aprile 2024

Belle con la testa e senza rischiare: "Evitando chi promette miracoli"

Boom dei centri estetici e dei trattamenti green: fondamentale che i prodotti per la pelle siano privi di derivati del petrolio, conservanti o sostanze che liberano formaldeide. Le tendenze: il 18,1% delle italiane ha fatto un piercing

Massaggio in una spa

Massaggio in una spa

Firenze, 25 marzo 2018 -  Belle con la testa. Evitando esagerazioni e danni alla salute. "Alcuni pazienti - ammonisce Carlo Gasperoni (www.carlogasperoni.ch), docente al master di Chirurgia estetica della faccia dell’università Tor Vergata di Roma - soffrono di un disturbo, la sindrome di Barbie & Ken, per la quale non riescono ad avere una loro identità ben definita. Individui incapaci di affrontare la verità, che preferiscono crearsi una vita irreale". Esposti a modelli estetici predefiniti, dalle bambole perfette alle star dei selfie, desiderano assomigliare a stereotipi convenzionali, che ignorano i rischi da abuso di chirurgia o dal ricorso a trattamenti e prodotti sbagliati, addirittura nocivi. Ritrovati del "fai da te", importati dalla rete, dove impazzano pubblicità di pillole miracolose, bave e "pozioni" dimagranti. Senza pensare che creme, lozioni e gel dopobarba, fondotinta, rossetti e tinture per capelli sono fra i cosmetici di uso quotidiano che vengono a stretto contatto con la pelle, penetrando nell’organismo. "Scegliere con cura è fondamentale per evitare danni immediati all’epidermide, come irritazioni, dermatiti, allergie ma, soprattutto, i rischi a lungo termine", spiega Emanuela Bartolozzi, medico chirurgo di Firenze, esperta in medicine non convenzionali e medicina anti-aging. 

Per difendersi? "Il metodo migliore è consultare sempre l’Inci, l’elenco degli ingredienti dei cosmetici sulle confezioni", sottolinea la dottoressa Bartolozzi che ha creato una linea di prodotti (www.emabartfirenze.it) formulati utilizzando soltanto principi attivi ad alta concentrazione e ingredienti naturali al 100%, Eco-Bio certificati, oltre a vitamine, oli pregiati, estratti di piante e particelle di oro 24 colloidale. "La pelle - riprende la dottoressa Bartolozzi - è l’organo più grande del nostro corpo, due metri quadrati per due chili di peso, capace di una sofisticata funzione di scambio, sia per quanto riguarda i nutrienti sia le sostanze tossiche. Per questo è fondamentale che ciò che applichiamo sulla nostra pelle sia privo di derivati del petrolio come le paraffine, conservanti come i parabeni o sostanze che a contatto con la pelle liberano formaldeide (cancerogeno di classe 1A) , oli minerali, coloranti e altre sostanze tossiche. I rischi per la salute, alla lunga, possono essere significativi".

Come nel caso degli eccessi da chirurgia estetica, sottolinea il professor Gasperoni: "Il medico ha il dovere di affiancare il paziente compulsivo, indirizzandolo verso una cura psicologica, senza assecondarlo quando la richiesta non sia più che motivata". Anche perché sono gli abusi a richiedere in seconda battuta il ricorso a interventi "correttivi", fenomeno in crescente aumento. L’Italia è fra le prime dieci nazioni al mondo sia per numero di interventi plastici sia per i trattamenti estetici non chirurgici: 17 donne italiane su 100, secondo l’ultima indagine Eurispes, hanno modificato il loro corpo con la chirurgia estetica, di queste 2 su 100 lo ha fatto più di una volta. Ma non c’è solo il bisturi: peeling, filler e botulino, i trattamenti estetici non chirurgici, sono stati utilizzati dal 27,1% delle donne intervistate, poco più di una donna su 5 si è tatuata, il 18,1% ha fatto un piercing, questi ultimo molto diffusi tra le giovanissime: tra i 18 e i 24 anni il 42,9% di loro ha un “anellino” non al dito e il 39,3% un tatuaggio.

Nella top 5 degli interventi chirurgici più richiesti, secondo l’ultimo studio Asps (American Society of Plastic Surgeons): protesi al seno, liposuzione, interventi al naso, addominoplastica e blefaroplastica. Per arginare i segni lasciati dal tempo, i medici consigliano il trattamento integrato, una sinergia tra chirurgia plastica, medicina estetica, trattamenti, prodotti atossici ma efficaci e uno stile di vita sano. Aiutarsi con un’alimentazione equilibrata e ricca di antiossidanti, l’utilizzo di giusti prodotti idratanti e, soprattutto, con una buona protezione dai raggi solari. 

Dopo anni di tagli alle spese, le donne italiane tornano a investire sulla cura di sé: affollati i nail center, le Spa e i centri per massaggi. Ai trattamenti con i macchinari hitech preferiscono però i trattamenti naturali e i massaggi manuali per viso e corpo. Gettonati i cosmetici green, cresciuti del 3%. Stando ai dati, se in media si va dall’estetista 6 volte all’anno, il 23% ci va più di una volta al mese e le ragazze dai 15 ai 44 anni sono le più assidue frequentatrici. La rinascita dei centri estetici è il frutto di due censimenti, condotti da MicroMarketingAnalysisSystem (Mmas), presentati al Cosmoprof di Bologna. I centri di bellezza sparsi per la Penisola sono 19.700, sono 2.834 gli hotel a 4 e 5 stelle e 6.680 i negozi per parrucchieri dotati di cabine per l’estetica. Ce ne sono anche in 1.750 farmacie, in 1.745 profumerie e in 3.800 palestre. Negli ultimi 20 anni il loro numero è aumentato del 72 % e sono 49mila gli addetti del settore. Il comparto vale 178 milioni di euro e i cosmetici per uso professionale 236 milioni. Sul fronte della chirurgia, negli Stati Uniti nel 2017 sono stati eseguiti oltre 1,8 milioni d’interventi (+2% rispetto al 2016) e ben 15,7 milioni di trattamenti mini-invasivi.