Un momento della manifestazione a Roma
Roma, 24 aprile 2017 - "Dopo quattro udienze mercoledì 26 aprile il giudice del Tribunale di Roma dovrebbe pronunciare la sentenza nei confronti di tre attiviste. Sul banco degli imputati Sonia, Raffaella e Martina che dovranno difendersi dalle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni; secondo l'accusa sono state le tre signore a colpire e ferire gli agenti di Polizia addestrati ed equipaggiati in assetto antisommossa". E' quanto riporta una nota diffusa dal Partito animalista europeo.
"7 fermi di cui 3 tramutati in arresti, 2 denunciati a piede libero ed altri quattro spediti agli ospedali Sant’Andrea e Pertini di Roma. Tanto è costata la manifestazione organizzata davanti gli studi della Rai durante la maratona Telethon Charity Show del 14 dicembre 2014. Questo è il prezzo pagato per dire la verità - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Ed è questo l'unico motivo che ha indotto i funzionari di polizia ad eseguire più cariche. L'intento era quello di mettere a tacere i contestatori visto l'ingente dispiegamento di forze: ben quattro blindati della Polizia di Stato e dei Carabinieri con i propri agenti in assetto anti sommossa". "Sproporzionata - prosegue Fuccelli - anche l'azione dei poliziotti che non hanno esitato a colpire indistintamente chiunque si trovasse davanti, quasi tutte signore, anziane e pensionati; tre donne ed un ragazzo trasportati in pronto soccorso, due in codice giallo e dieci giorni di prognosi" continua Fuccelli. "A margine dell'udienza di dopodomani presso il Tribunale di Roma, IX Sezione penale aula 22, il giudice dovrebbe pronunciare la sentenza dopo avere ascoltato gli ultimi testi tra i quali il Prof. Bruno Fedi, già primario di azienda ospedaliera e membro del Tavolo tecnico scientifico sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale in seno al Ministero della Salute, coordinatore degli esperti indipendenti ed il sottoscritto" conclude la nota di Stefano Fuccelli presidente del PAE. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]