Martedì 30 Aprile 2024

Trappole a scatto nella tenuta di Maccarese. Volevano catturare istrici

Roma. Denuncia del Wwf che, grazie a una segnalazione e dopo l'intervento delle forze dell'ordine, ha rimosso i marchingegni dei bracconieri. Indagini in corso

Istrice in una foto Olycom

Istrice in una foto Olycom

Roma, 29 novembre 2015 - Due grandi gabbie-trappole per bracconaggio piazzate nella tenuta di Maccarese, poco distante da un centro abitato. La denuncia è del Wwf del Litorale Romano. «La scoperta, nel mezzo di un campo agricolo ed in piena Riserva Naturale Statale Litorale Romano, è stata fatta da un residente attivista ambientalista - afferma Riccardo Di Giuseppe, direttore delle Oasi Wwf del Litorale Romano - che ce l'ha segnalata». Questa mattina le gabbie sono state rimosse e distrutte con l'intervento della Polizia Metropolitana di Roma-distaccamento di Fiumicino. «È un fatto gravissimo, una pratica barbara - commenta Di Giuseppe - un atto di bracconaggio vero e proprio, compiuto da persone, se si possono definire tali, vigliacche e senza scrupoli. Le gabbie, fatte in modo artigianale, sono state posizionate per catturare istrici. Questi grossi roditori appartengono ad una specie protetta, ma vengono cacciati per poi essere mangiati; sicuramente qualcuno si preparava per il banchetto di Natale». Le gabbie erano "innescate" con pannocchie, frutta e verdura, alimenti molto graditi da questo mammifero. Le due gabbie in metallo avevano inoltre una chiusura a scatto che, azionabile dalla stessa preda, «avrebbe intrappolato al suo interno l'animale ancora vivo ma destinato a una tragica fine - conclude Di Giuseppe - voglio ricordare che collocare gabbie-trappola innescate (che si chiudono automaticamente appena l'animale vi entra) o lacci scorsoi è un reato e comporta la denuncia alla Procura della Repubblica. Intanto si sta indagando ad ampio raggio per riuscire a identificare i responsabili di questo atto di bracconaggio». Per contatti con la nostra redazione: [email protected]