Lunedì 29 Aprile 2024

E' guarita l'infermiera contagiata dall'ebola ma si dispera per Excalibur

Teresa Romero pensa di fare causa allo Stato. Il suo cane è stato soppresso per decisione delle autorità di Madrid. Negli Usa, invece, il quattrozampe di un'altra contagiata è stato posto in quarantena. Le analisi dicono che non ha contratto il virus

Excalibur, il cane soppresso per paura del contagio (Lapresse)

Excalibur, il cane soppresso per paura del contagio (Lapresse)

Madrid (Spagna), 23 ottobre 2014 - Teresa Romero, l'infermiera spagnola guarita dall'ebola, ha saputo solo ieri che il suo cane, Excalibur, è stato soppresso dalle autorità di Madrid lo scorso 8 ottobre, due giorni dopo il suo ricovero. "Si domanda perché hanno ucciso il cane, che non aveva nessuna colpa", ha detto Javier Limon, il marito di Romero, in un'intervista al quotidiano El Pais. Le autorità spagnole avevano deciso che l'animale andava soppresso perché rischiava di trasmettere il virus.

Negli Stati Uniti, invece, il cane di un'infermiera contagiata dall'ebola è stato messo in quarantena e sottoposto a test per la presenza del virus, che hanno dato risultato negativo. Teresa Romero, nonostante la gioia di essere guarita, è profondamente depressa, riferiscono i famliari, e non si rassegna alla morte di Excalibur. Per protestare contro la decisione delle autorità spagnole di uccidere il quattrozampe, migliaia di persone hanno manifestato a Madrid anche nei giorni scorsi chiedendo le dimissioni del ministro della Salute che ha autorizzato l'eutanasia, peraltro non giustificata da motivi scientifici visto che molti specialisti si sono dichiarati contrari. Come negli Usa, il cane poteva essere posto in quarantena e tenuto sotto osservazione. Una decisione che le autorità spagnole, abituate alle camere a gas per i randagi tuttora in vigore, evidentemente non hanno voluto prendere. Secondo quanto raccontato dai familiari della Romero l'infermiera, insieme con il marito, stanno pensando di avviare una causa contro lo Stato. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]