Martedì 30 Aprile 2024

In Alto Adige oltre i bianchi venuti dal gelo

Nelle zone più basse gli aromatici: Gewürztraminer, Pinot bianco o nero, Lagrein. Più in alto bianchi come Muller, Kerner o Sylvaner

Trentino terra di bollicine e grandi rossi; a nord l’Alto Adige (o Sudtirol) non è più solo culla dei bianchi “che vengono dal freddo”. Grazie alla variabile morfologia del suo territorio, che ospita vigneti dai 200 ai 1.000 metri, è culla di ben venti vitigni. Qui si incontrano l’aria del Mediterraneo e i freddi venti alpini e si susseguono valli, vette colline, in un continuo alternarsi di suoli, altitudini, esposizioni e climi. Nelle zone più basse dominano gli aromatici come il Gewürztraminer o il Pinot grigio/bianco, rossi come Pinot nero, Lagrein o le Schiave, ma anche le uve bordolesi; nelle valli più alte bianchi come Muller, Sylvaner o Kerner.  La tenuta J. Hofstätter è sinonimo in tutto il mondo di Pinot nero e Gewürztraminer. Il Pinot nero Riserva Mazon 2018 -  dai vigneti dell’omonimo altopiano - è fiore all’occhiello della cantina guidata da Martin Foradori Hofstätter. Al naso sa di sottobosco e piccoli frutti rossi; al gusto complesso e insieme snello, caldo e armonico  e fine in bocca. Un rosso da collezione (33 euro allo shop on line). Cantina Kurtatsch (Cortaccia) sta in Bassa Atesina con 190 soci che coltivano ripidi vigneti tra i 200 e i 900 metri e ogni altitudine ha il suo vino. Le uve coltivate sono sia gli autoctoni sia le varietà internazionali. Il Cabernet sauvignon Riserva 2017 Freienfeld ha portato il nome di Cortaccia su tutte le guide: frutto esuberante e spezie al naso, succoso e morbido al gusto (45 euro on line). Grande personalità. La Bassa Atesina attorno al lago di Caldaro (Kaltern) è la zona vocata per la Schiava, uva rossa rivalutata da cantine come Kaltern che l’hanno imposta come un bicchiere snello, fragrante, mai banale. Dalla linea di selezione Quintessenz, Kalterersee 2019 è schiava vibrante e di bel naso con aromi di ciliegia, lampone e fragola, sapida e rotonda e dall’eccellente rapporto qualità/prezzo (sui 13 euro). Cantina Tramin (Termeno) è la culla storica del  Gewürztraminer, vitigno aromatico che ha vissuto una fase di gran moda (era il bianco da aperitivi) con interpretazioni eccessivamente ‘dolci’ o stucchevoli. Il Nussbaumer 2019 – cavallo di razza della maison – si conferma benchmark dell’universo Traminer: profumi sì, ma con stile ed equilibrio, tanta sapidità per un sorso succoso e fresco (25 euro). Saliamo in alto verso il confine,  in Val Isarco, sui vigneti più settentrionali d’Italia. Abbazia  di Novacella, di rito agostiniano,  è una delle più antiche cantine attive del mondo. Qui il bianco Sylvaner, di importazione austro-ungarica, dà il meglio di sé grazie alle forti escursioni termiche e alle altitudini tra 600 e 900 metri. La selezione Praepositus 2019 vibra al naso e in bocca di frutta e fiori, sorso sapido, dinamico, molto ‘lungo’ (16,80 euro allo shop).