Martedì 30 Aprile 2024

Delitto Varani, "Luca morto dissanguato, colpito da 30 coltellate e martellate"

I primi risultati dell'autopsia sul corpo del giovane rivelano che il giovane è morto per uno choc da dissanguamento. Un teste che è passato dalla casa il giorno prima delle torture inflitte a Luca: "I due killer erano fuori di testa, mi hanno offerto a più riprese cocaina"

Luca Varani (Ansa)

Luca Varani (Ansa)

Roma, 11 marzo 2016 - Morto dissanguato per 30 colpi tra coltellate e martellate. Sono questi i primi risultati dell'autopsia svolta nei giorni scorsi sul corpo di Luca Varani, il ragazzo di 23 anni ucciso venerdì scorso a Roma. La furia omicida dei due killer gli avrebbe provocato la morte per choc da dissanguamento, in una tortura lunga due ore. Sarebbe questa la causa della morte del giovane, e non la coltellata inferta al torace, che per quanto importante, non sarebbe stata mortale. Per quella coltellata i due killer, il reo confesso Manuel Foffo e l'amico Marco Prato, attualmente detenuti al Regine Coeli e per cui il gip Riccardo Amoroso ieri ha convalidato gli arresti per l'omicidio di Varani, si sono rimpallati la responsabilità a vicenda, nel corso dell'interrogatorio in cui hanno riferito versioni diverse di quei tragici momenti. Ma la lama trovata conficcata nel petto di Varani non avrebbe trafitto il cuore, ma sarebbe affondata nel polmone sinistro, secondo i medici legali. E mentre emergono i nuovi macabri dettagli sulle sevizie subite dal giovane romano, si é presentata spontaneamente dai carabinieri la ragazza che avrebbe incontrato Luca su un treno regionale la mattina di venerdì 4 marzo, poche ore prima che venisse ucciso.

Intanto gli investigatori stanno raccogliendo altre testimonianze per completare il quadro di quelle tragiche ore. "Hanno offerto anche a me alcol e cocaina, a quest'ora potevo essere al posto di Luca", ha raccontato un testimone, confermando che il diabolico piano di Prato e Foffo, confessato da quest'ultimo, era quello di "fare del male" a qualcuno. Il racconto del testimone, che sarebbe stato nella casa dell'orrore giovedì 3 marzo, il giorno prima dell'assassinio di Luca, ha alcuni elementi che coincidono con la confessione di Foffo. Prima di sottoporre il giovane al calvario, i due aguzzini gli avrebbero offerto fatto bere un mix di droga e medicinali. La stessa bevanda offerta al testimone, secondo quanto racconta. "Non ho accettato quella bevanda - ha spiegatoagli inquirenti il 34enne italiano, pugile dilettante - solo perché a me non piacciono i superalcolici e preferisco la birra. E ho rifiutato anche la cocaina". L'uomo fornisce elementi importanti su quale fosse lo stato psicofisico di Foffo e Prato. "Erano fuori di testa. Mi hanno offerto a più riprese anche cocaina ma ho sempre rifiutato". I due amici l'avrebbero contattato intorno alle 5 di mattina. "Vieni qui, mi hanno detto. Ho preso un taxi e sono arrivato in via Igino Giordani", ha raccontato. I due non erano travestiti da donna, ma il teste ha notato una parrucca rosa in casa che però in quelle ore nessuno ha indossato. "Prima di andare via intorno alle 8,30 - ha concluso davanti ai pm, spiegando di non avere fatto sesso con i due - ho sentito Prato rivolgersi a Foffo e dire 'tanto con lui non dovevamo fare nulla". Parole che alla luce del terribile omicidio, suonano macabre: forse il pugile era stato scelto come potenziale vittima ma non essendo caduto nella trappola è stato lasciato andare. Dopo di lui presumibilmente è arrivata la telefonata a Varani e la terribile trappola fino all'efferato omicidio. 

Intanto si è presentata dai carabinieri la donna si cercava da ieri, con cui Luca avrebbe avrebbe parlato per ultima prima della morte la mattina del 4 marzo, sul tramo Viterbo-Roma. La donna ha raccontato agli inquirenti che conosceva Varani perché lo incontrava spesso proprio su quella tratta. Con loro ci sarebbe stato anche un uomo. Varani viene contattato da Prato alle 7.12 e raggiunge il Collatino mezzora dopo. In quel lasso di tempo ha parlato con due persone che potrebbero fornire agli inquirenti altri tasselli di verità.