Lunedì 6 Maggio 2024

Ucraina, Cameron invia 'istruttori militari'. Gazprom: a rischio le forniture di gas alla Ue

I separatisti filorussi iniziano il ritiro delle armi pesanti. Kiev dichiara la guerra dell'informazione

Un  lavoratore in un impianto Gazprom (AFP)

Un lavoratore in un impianto Gazprom (AFP)

Mosca, 24 febbraio 2015 - Sono a "grave rischio" le forniture alla Ue a causa dei ritardi sul pagamento anticipato di gas dell'Ucraina. La situazione potrebbe portare ad un arresto completo dei flussi entro due giorni e minacciare il transito per i consumatori europei. Lo ha detto il CEO di Gazprom Alexei Miller. "A partire da oggi, ci sono solo 219 milioni di metri cubi di gas pagati. Ci vogliono circa due giorni per Naftogaz per trasferire fondi a Gazprom", ha detto Miller. Miller ha poi aggiunto che "nei prossimi due giorni le forniture all'Ucraina potrebbero arrivare a un punto fermo, che creerà gravi rischi per il gas in transito verso l'Europa".

AIUTI DA CAMERON - La Gran Bretagna invierà consiglieri militari in Ucraina a partire dal mese prossimo per addestrare l'esercito di Kiev, ha annunciato il premier David Cameron in un'audizione al parlamento.

INIZIATO RITIRO ARMI PESANTI - Intanto i separatisti filorussi del sud-est ucraino avrebbero iniziato il ritiro delle armi pesanti dal fronte per creare una zona cuscinetto così come previsto dagli accordi di Minsk-2. Tuttavia le forze ucraine hanno annunciato di non volere da parte loro ritirarsi accusando i ribelli di aver bombardato anche stanotte. 

KIEV DICHIARA LA "GUERRA DELL'INFORMAZIONE" - L'Ucraina ha dato anche il via a "una guerra dell'informazione" contro la Russia. Il servizio di sicurezza ucraino ha approvato un elenco di 115 media russi, ai quali verrà sospeso dalle autorità ucraine l'accredito nella regione del Donbass. L'elenco comprende l'agenzia internazionale "Russia oggi" (Ria Novosti), così come tutti i canali TV russi, con l'eccezione di Dozhd, tv di opposizione russa. "È il momento di combattere gli invasori russi anche sul fronte dell'informazione", dice il sito del Ministero della politica d'informazione dell'Ucraina.