Giovedì 25 Aprile 2024

Rai, la moltiplicazione degli stipendi d'oro

In un anno da 14 a 48 i "paperoni" di viale Mazzini che guadagnano oltre i 240mila euro

Antonio Campo dall'Orto e Monica Maggioni (Imagoeconomia)

Antonio Campo dall'Orto e Monica Maggioni (Imagoeconomia)

INSOMMA, la calmierazione degli stipendi c’era già, in Rai. All’arrivo, infatti, Gubitosi aveva trovato 44 stipendi d’oro e aveva avviato anche l’operazione ricollocazione di quelli rimasti senza incarico. È solo che, all’arrivo dei nuovi, i numeri sono lievitati di nuovo, per via delle assunzioni esterne (ma non solo) volute da Dall’Orto. Oggi, infatti, sono 48 quelli che guadagnano più di 240 mila euro l’anno. Quanto alla ricollocazione, in alcuni casi erano stati studiati nuovi incarichi ad hoc per personaggi difficili da reinserire nelle redazioni. Il caso, per esempio, di Fabrizio Maffei, che risulta alle dipendenze della direzione generale, ma che era stato impegnato in un’operazione di ‘mappatura’ delle professionalità giornalistiche della tv pubblica, in modo da conoscere le qualità professionali di tutti ed evitare il più possibile di ricorrere ad assunzioni esterne. Un lavoro di cesello piuttosto faticoso di cui Campo Dall’Orto non si è mai voluto avvalere, altrimenti non avrebbe potuto prendere dall’esterno, come consulente, un esperto di comunicazione come Massimo Coppola.

INSOMMA, quello che adesso viene venduto come novità assoluta, come nuovo codice etico di autoregolamentazione sugli stipendi, in realtà c’era già da tempo. Bastava solo continuare ad usarlo. Ma ci sono molte cose che non tornano, soprattutto sul fronte delle assunzioni esterne di cui, il prossimo 4 agosto, l’Anac di Cantone chiederà conto a Campo Dall’Orto e Maggioni.

ANCHE sul fronte della prossima programmazione c’è poca lungimiranza. Il nuovo programma Rischiatutto, era stato pensato per essere trasmesso su Raiuno, ma poi una logica aziendale poco chiara ha fatto sì che restasse su Raitre, per non sguarnire troppo il palinsesto e tutelare la Bignardi da un possibile default di ascolti. In questo modo, Raiuno è rimasta scoperta e dovrà sopperire con una fiction. «A Raitre – si dice in Rai – dovranno anche aumentare il budget perché Rischiatutto costa troppo per le loro tasche». Intanto, ha lasciato la Rai Gianfranco Cariola, capo del controllo interno sugli appalti, che negli anni scorsi aveva svolto ben 37 ‘inchieste’ interne svelando irregolarità «gravi o medio-gravi» nei bandi di gara, assenza di verifica sui fornitori, mancata trasparenza. Cariola avrebbe voluto portare i risultati alla Procura di Roma. Gli hanno detto di no.