Giovedì 25 Aprile 2024

Rugby Sei Nazioni: finalmente Italia, che vittoria a Edinburgo. Scozia rimontata e battuta 19-22

Sotto 10-0, gli azzurri dominano nella ripresa e completano il sorpasso all'ultimo assalto dopo le mete di Furno e Venditti. Cucchiaio di legno scongiurato

Rugby, l'italia sbanca Edinburgo (Afp)

Rugby, l'italia sbanca Edinburgo (Afp)

Edimburgo, 28 febbraio 2015 - Doveva essere la partita da vincere e così è stato. L’Italia ha vinto a Murrayfield nella maniera più rocambolesca ma meritata grazie a una meta di penalità assolutamente cercata e voluta. Morale alle stelle, Scozia in lutto e finalmente a fare festa siamo noi. Bravi ragazzi!

La partita comincia davvero male, Minto (1’) entra abbondantemente di lato su un punto d’incontro generato da Favaro. Laidlaw si accomoda in piazzola, ringrazia e forma un 3-0 troppo facile. Un regalo. Il primo lancio (4’) in rimessa dell’Italia è da incubo, Cowan fila via penetrando sul fondo e solo un errore di Gray a contatto vanifica un’azione potenzialmente molto pericolosa. Italia al largo fino a Biagi (8’) e seconda fase che Aguero spegne subendo l’impatto al centro campo. Sul successivo rilancio del gioco, Haimona “chiama al telefono” Bennett in situazione di superiorità numerica. Il centro scozzese ringrazia, beffa Parisse, si fa 60 metri di gran carriera e schiaccia in mezzo ai pali per il 10-0 che fa male.

Reagisce bene l’Italia che (11’) vince palla con Biagi e innesca un perfetto drive (con annesso velo d’ordinanza non visto da Clancy) che Furno conclude oltre la linea. Fuori la conversione di Haimona. Svantaggio dimezzato. L’Italia c’è. Troppo facile per la Scozia (16’) che da rimessa penetra come burro nel canale del nostro 10. Fallo a terra su Seymour (Minto?) e Laidlaw ne mette altri 3. Haimona ci prova al 17’ da posizione centrale. Sono meno di 40 metri e stavolta la palla passa fra i pali. Italia a distanza di break!

Un lezioso sottomano di Parisse (22’) sulla sinistra del fronte d’attacco vanifica un lungo possesso dell’Italia. L’in avanti è di Ghirladini. Gesto tecnico estremamente glamour ma buono solo per i fotografi. L’Italia balla in prima linea, calcio contro al 26’ che porta la Scozia sui nostri 30 metri, l’attacco genera un fuori gioco di linea (Parisse?) e Laidlaw ci punisce dal centro. Lungo possesso scozzese (3’35”) a cavallo della mezz’ora, difesa azzurra sufficientemente rigorosa ed efficace. Il drive azzurro funziona (34’), non è molto ma è un buon segno.

Cowan (35’) ruba palla a Gori placcato e l’arbitro Clancy penalizza Biagi lesto a recuperare, concedendo una mischia all’Italia. Poi capisce di averla fatta grossa e ci regala un calcio (Dickinson fuori assetto?). Il destro di Haimona è sul palo, arriva come una furia Venditti che schiaccia vicino alla base del palo. L’arbitro non vede e chiede al Tmo. È la meta in mezzo ai pali che riapre la partita. Haimona ne aggiunge altri 2 e porta i suoi sul 15-16.

Al 39’ è ancora calcio per noi (placcatore che non rotola) ma il piede di Haimona è davvero poca cosa, attacca la Scozia che calcia lungo, Parisse suona la carica e finiamo il tempo in attacco commettendo il fallo che chiude le operazioni.

La ripresa si apre con un tenuto di Furno che chiude (male) un discreto possesso italiano all’altezza dei 50. La collisione è ancora pari. Buon segno. Entra Alla all’apertura (45’), potrebbe essere la svolta della partita. Si inceppa il drive azzurro (46’) a 10 metri dalla meta scozzese. Mischia per la Scozia e fallo Italia. Allan si presenta mancando (49’) clamorosamente un placcaggio su Hogg. Un fallo scozzese in chiusa (52’) concede a Allan la palla del possibile sorpasso. Posizione non impossibile, distanza tutto sommato… Fuori. Al 56’ Murray mette in crisi Aguero e guadagna un calcio che porta la Scozia dentro i 22 con lancio a favore. Prova ad attaccare ma è l’Italia che recupera con Venditti.

Brivido al 62’ per l’in avanti (netto) di Lamont su Hogg che vola in meta. Clancy ordina la mischia, entra Vunisa per Favaro. Italia in trincea per quasi 5’, arriva il fuorigioco che consente a Laidlaw di firmare un + 4 che non fa male. Furno in versione mani di pietra (69’) spreca con un passaggio senza capo né coda un soprannumero al largo che avrebbe meritato (molto) di più. Italia in rimessa laterale dentro i 22 (72’) con lancio affidato alle mani di Manici.  Furia scozzese contro il nostro tentativo di drive, ma arriva un altro calcio per noi. Stavolta siamo sui 5. Ci fermano ma è mischia Italia, ancora 5. La partita si decide qui.

Clancy chiama reset sul primo disassamento. La Scozia cambia pilone destro e n. 9. Di solito non si fa… Crollo Scozia e sembrano esserci gli estremi della meta di penalità. Clancy, nel dubbio, non la concede. Tanto per cambiare. E sul terzo reset vede (solo lui) un fallo di Cittadini: Scozia salva. Pedatone di Horne che però non esce.

Italia (78’) in rimessa sui 22, drive vincente e giallo a Toolis. Lancio Italia a 5.  E ancor drive. Guerra vera e meta tecnica. Allan trasforma. Italia in paradiso vince 22 – 19.

Migliori in campo: McLean, Favaro, Furno, Biagi

TABELLINO

SCOZIA – ITALIA  19 – 22 (pt 16 – 15)

Marcatori: 1’ cp Laidlaw, 8’ m. Bennett tr. Laidlaw, 12’ mnt Furno, 16’ cp Laidlaw, 17’ cp Haimona, 26’ cp Laidlaw, 38’ m. Venditti tr. Haimona, 66’ cp Laidlaw, 80’ mT Italia tr. Allan

Arbitro: Clancy (Irl.)