Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan, De Sciglio di nuovo in gruppo: "Soffrivo le critiche, ora lascio correre"

Il difensore rossonero ha ritrovato il campo ed ora spera di giocare a Reggio Emilia

Mattia De Sciglio: difensore del Milan appena rientrato dall'infortunio

Mattia De Sciglio: difensore del Milan appena rientrato dall'infortunio

Milano, 24 febbraio 2017 - La notizia di pochi giorni fa, il recupero di Mattia De Sciglio che finalmente ritrova il gruppo dopo la pausa obbligata per un lungo infortunio. Il difensore del Milan e della Nazionale, è tornato anche davanti ai microfoni, rilasciando una lunga intervista a ''Forza Milan'' dove, partendo dagli inizi di carriera, si è poi soffermato sulle critiche ricevute dal tifo di casa per quelle prestazioni che, a tratti, non sono piaciute ai suoi supporters: ''Durante gli anni delle giovanili, fin da bambino, avevo in mente di diventare un professionista. Prendevo il calcio come un divertimento, però facevo tutti i sacrifici possibili e immaginabili per raggiungere l’obiettivo - ha affermato De Sciglio sul mensile del club rossonero - E quei sacrifici non mi pesavano assolutamente, li facevo con estremo piacere. È dura quando sei piccolo, vedi gli amici che escono e tu devi tornare a casa perché hai da studiare… però a me non pesava perché il mio divertimento era andare al campo, allenarmi e giocare il fine settimana. Nel primo anno di Primavera ero più giovane dei miei compagni e ho giocato poco, ho fatto tanta panchina''.

Ora Mattia è un punto fermo della squadra di Vincenzo Montella, pronto a riprendersi la fascia sinistra momentaneamente passata al giovane Leonel Vangioni. De Sciglio può dirsi un giovane veterano, che oggi si rende conto dei cambiamenti nel mondo del calcio giovanile, soprattutto rispetto ai suoi inizi: '' Sono cambiati i tempi, fino a quando ero nelle giovanili in prima squadra c’erano dei mostri sacri che ti mettevano in soggezione anche soltanto a salutarli. Ho avuto la fortuna di far parte di questo gruppo di persone: mi hanno messo a mio agio, mi hanno fatto integrare. Ora mi accorgo che tanti ragazzi si sentono arrivati ancora prima di debuttare in prima squadra: molti di loro firmano i contratti prima, iniziando a guadagnare a 16 anni. Hanno un approccio diverso rispetto a quello che ho avuto io''.

Dicevamo delle critiche: i pareri sono opposti, chi elogia il difensore azzurro - e non si può negare che abbia fatto un ottimo Europeo la scorsa estate - e chi invece lo critica, colpevole di qualche prestazione sottotono. Ma Mattia non ci fa più caso, e vive le sue prestazioni, positive o meno, con più serenità: ''Soffrivo di più all’inizio. Le critiche non fanno piacere a nessuno, però ho affrontato un periodo con svariati infortuni, non ero al cento per cento dal punto di vista fisico ma giocavo lo stesso perché c’era la necessità. Di conseguenza, le prestazioni ne risentivano e ne soffrivo parecchio perché non mi spiegavo l’accanimento nei miei confronti. Poi ho imparato a lasciare correre: vivo meglio e fortunatamente sono molto autocritico, quindi riesco a capire quando faccio male. Anche ultimamente ho ricevuto delle critiche, ma allo stesso tempo ci sono persone da tanti anni nel mondo del calcio, come gli allenatori, che giudicano positivamente le mie prestazioni''.