Domenica 19 Maggio 2024

Pato all'attacco del Milan: "Non ero rotto, infortuni colpa loro"

L'attaccante brasiliano: "Venivo curato male e mi facevano rientrare in campo troppo presto. Ora sto di nuovo bene"

Alexandre Pato (Ansa)

Alexandre Pato (Ansa)

Milano, 10 settembre 2014 - Quella tra Alexandre Pato e il Milan è la storia di un vecchio amore che prometteva scintille ed è invece naufragato, in campo e fuori, tra 'relazioni presidenziali' e infortuni a raffica. L'ex attaccante rossonero, oggi al San Paolo, è tornato a parlare della sua esperienza italiana due anni dopo l'addio all'Italia. Le sue parole, rilasciate a Estado, sono veleno puro sullo staff sanitario che l'ha seguito durante l'esperienza italiana: "Quando ho cominciato a infortunarmi, ho fatto il giro del mondo per curarmi, ma il processo di recupero non veniva fatto bene. Hanno fatto sempre tutto in fretta, facendomi giocare troppo presto e così mi rompevo continuamente. Appena sono arrivato in Brasile, nel giro di una settimana stavo bene. Molte persone credevano che il problema fossi io, ma gli esami hanno dimostrato che il processo di recupero era fatto male al punto da impedirmi di giocare".

Ora, al San Paolo, il Papero sembra aver ritrovato le giuste misure del suo talento: "Credo di essere stato all'altezza, in Europa. Sfortunatamente mi sono infortunato spesso e non ho potuto giocare con continuità, ecco perche' sono tornato in Brasile, per giocare più partite senza farmi male".

Le uniche carezze di Pato sono per Silvio Berlusconi. "Il mio rapporto con lui è sempre stato lo stesso, dentro e fuori dal campo - assicura - Non ho nulla di male da dire su di lui, mi ha portato al Milan e ho grande affetto nei suoi confronti"