Giovedì 16 Maggio 2024
VALERIO DE BENEDETTI
Sport

Parolo: Nazionale snodo fondamentale della mia carriera, ho voglia di dimostrare tanto

Il centrocampista della Lazio, intervenuto quest’oggi in conferenza stampa, si sta prendendo la sua rivincita in Nazionale dopo una stagione non positiva.

Marco Parolo

Marco Parolo

ROMA, 19 giugno 2016 – Si parla tanto di Antonio Candreva, ma nella Nazionale di Conte c’è un altro laziale fedelissimo del ct azzurro, che nonostante l’annata non proprio positiva anche a livello personale, sta cercando il suo riscatto agli Europei. Stiamo parlando di Marco Parolo, titolare nelle apparizioni dell’Italia contro Belgio e Svezia, e autore di buonissime prestazioni. Un lavoro oscuro il suo, che troppo spesso però non viene sottolineato. Difendere, attaccare, pressare, correre. Marco Parolo è un tuttofare ed è per questo che piace così tanto a Conte. In questa stagione di alti e bassi, è stato spesso lui a metterci la faccia pubblicamente, sia davanti ai tifosi, sia davanti ai giornalisti. Un uomo squadra, mai una polemica o una parola fuori posto. Tutte caratteristiche che fanno parte di lui, che lo contraddistinguono come un professionista esemplare. Contro la Svezia, sul risultato di 0-0, è stato proprio lui il più pericoloso dei suoi, quando il suo colpo di testa si è infranto sulla traversa. La sintesi di una stagione sfortunata, dove può ancora togliersi qualche soddisfazione.

Per parlare di sé, e della sua esperienza, è intervenuto direttamente dal ritiro della Nazionale a Montpellier in conferenza stampa. "Io nella mia carriera ho convissuto parecchio, sono sempre stato criticato all'inizio e apprezzato alla fine. Penso che sia una forza, qualcosa che hai dentro: hai voglia di dimostrare, ti dà la scossa e qualcosa di più. Ora la prendiamo così. Questo può essere uno snodo fondamentale della mia carriera, ci ho sempre creduto, ho sempre pensato di potere alzare il mio limite. Ogni volta che arrivavo a un punto provavo ad andare più avanti. Per me è una prova confrontarmi con competizioni internazionali, come con la Lazio quest'anno. Imparo dagli errori, a trentuno anni riesci a correggere prima. Sono un trentunenne giovane". Poi sulla posizione e sul lavoro che Conte gli ha assegnato, in un ruolo che ormai da tanti anni ricopre, sia con la Lazio che con la Nazionale.

"In questo ruolo ho anche licenza di segnare,  ma facendo le due fasi non sempre riesci ad arrivare fino all'altra parte. Giaccherini nella prima partita, io nella seconda capita. In area bisogna esserci. Spero di beccarla prima o poi questa porta, in azzurro, spero la prossima volta di riuscirci. A centrocampo ci stiamo mettendo applicazione, ci sacrifichiamo, mettiamo pressione agli avversari. Un lavoro oscuro che alle volte è bello fare, pensi sempre e devi essere messo bene in campo". Insomma, non solo Candreva. In Nazionale anche Marco Parolo vuole dire la sua ed è pronto a vivere questo Europeo da protagonista assoluto.