Lunedì 20 Maggio 2024

Nicchi-Tavecchio, scontro sorteggio. L'Aia: "Non se ne parla". Figc: "

Il numero uno degli arbitri replica così alla richieste del presidente della Figc e di Lotito: "Non decide una sola persona. Non lo faremo mai: qualcuno ha la memoria corta"

Marcello Nicchi (Lapresse)

Marcello Nicchi (Lapresse)

Roma, 12 febbraio 2015 - "Il sorteggio non lo faremo mai". Firmato Marcello Nicchi. Il presidente dell'Aia, in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, risponde al numero 1 della Lazio e consigliere federale, Claudio Lotito ("Adesso basta, voglio il sorteggio integrale. E' una richiesta che faccio a nome di molti presidenti di Seria A"), ma anche al presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio: "Quella del sorteggio integrale sarà una questione che porteremo nelle sedi opportune".

Nicchi non ci sta e spiega: "All'Aia non è arrivata nessuna comunicazione riguardo un ipotetico sorteggio. E di sicuro non è la Lega e tantomeno un presidente di un club a poter fare una cosa simile. La sede opportuna è il Consiglio federale, sanno dove trovarci. Un'eventuale loro richiesta è legittima, ma forse è bene spiegare che sono gli arbitri a decidere. E su questo punto c'è poco da perdere tempo: la nostra risposta è un no secco. Non lo faremo mai, abbiamo piena fiducia negli arbitri e nei nostri allenatori. Forse qualcuno ha la memoria corta e si è dimenticato che cosa è accaduto negli anni scorsi con sorteggi e griglie. Se qualcuno ha nostalgia del passato, mi dispiace per lui, noi guardiamo avanti".

Nicchi aggiunge: "E' sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo. Ci sono fatti gravissimi. Mi risulta che lunedì Lotito abbia aggredito verbalmente, davanti a tanti testimoni, il designatore della B, Stefano Farina. Che tra l'altro non c'entra nulla con Gervasoni. Le risulta sia stato deferito? A me no, restiamo in attesa. E poi cosa vogliono dire frasi del tipo 'Ce l'avete con me'. Noi non ce l'abbiamo con nessuno. Forse altri sono risentiti con noi".

Gli arbitri, nella corsa alla presidenza federale, si sono schierati con Albertini, sconfitto da Tavecchio: "Volevamo dare un segnale indicando il nome che secondo noi meglio poteva rappresentare il calcio italiano. Se volevamo salire sul carro del vincitore, era facile farlo, ma siccome siamo autonomi e orgogliosi delle nostre scelte, il voto è andato ad Albertini. I nostri timori, espressi alla vigilia delle elezioni, si stanno rivelando esatti. La Figc si occupi dei soldi tolti agli arbitri se davvero Tavecchio vuole difenderci. La questione è seria: c'è il rischio di non finire la stagione. Si fermano i campionati: dalla A alla Terza categoria".