Il Milan lascia San Siro tra i fischi (Ansa)
Milano, 3 novembre 2014 - Dopo l'Inter, la decima giornata di campionato ha portato con sè anche la caduta del Milan, sconfitto in casa e senza appello dal Palermo. Momento nerissimo per le due milanesi che, dopo una partenza incoraggiante, si sono spente nelle ultime settimane. Se Mazzarri è considerato dai tifosi la causa principe della crisi nerazzurra, a Milanello nessuno mette in discussione Pippo Inzaghi che però, per la prima volta in stagione, ha ascoltato i fischi del suo pubblico. Per rinfrancare l'allenatore e provare ad analizzare il momento negativo della squadra (ko contro il Palermo dopo i pareggi con Fiorentina e Cagliari) si è presentato a Milanello Adriano Galliani che ha pranzato con il tecnico e il suo staff.
Inzaghi non ha nascosto le sue responsabilità per la seconda sconfitta in campionato: "La crescita passa da momenti difficili. Faccio il mea culpa, sono il primo respsonabile: forse tutti ci eravamo un po' illusi, ma ora dobbiamo rimoboccarci le maniche e non vediamo l'ora di tornare in campo contro la Sampdoria per riscattarci. Le scoppole a volte fanno bene. Fa male, ma ci rialzeremo".
La sfida contro la Samp terza in classifica sarà un esame importante per il Milan che sabato a Marassi dovrà rinunciare ad Alex, uscito nei primissimi minuti domenica sera per via di un guaio muscolare (rientrerà dopo la sosta). Non una buona notizia per Inzaghi che nella difesa ha proprio il punto debole della squadra: Zapata e Rami ballano senza il brasiliano e anche De Sciglio sembra aver imboccato un tunnel da cui fatica a uscire. La buona notizia è il ritorno in gruppo di Montolivo e Bonaventura, tenuto a riposo contro il Palermo per precauzione dopo un trauma cranico rimediato mercoledì scorso a Cagliari. Chissà se basterà per allontare via la crisi.