Domenica 19 Maggio 2024
ENZO BUCCHIONI
Sport

Dybala sta crescendo, la Juve molto meno

Milan, serve coraggio

Enzo Bucchioni

Enzo Bucchioni

Torino, 22 novembre 2015 - Dybala non è Tevez e questo si sapeva, ma quando la squadra non c’è, la classe di certi giocatori diventa l’unica strada percorribile per provare a risalire e ridare un senso a un campionato perduto. Il gol dell’argentino è bello, l’assist dello sdoganato (per forza) Alex Sandro pure, ma la Juve è più o meno quella di sempre. Sospesa tra la ricerca del gioco perduto e la scoperta di un gioco nuovo, la squadra di Allegri festeggia soltanto la vittoria in una partita che potrebbe anche diventare una svolta della stagione. Non è poco, questo è vero, ma come successe con l’Empoli quindici giorni fa anche il Milan avrebbe meritato di più.

Solo sfortuna? Non direi. Se la Juve non è ancora squadra, il Milan non ha ancora il coraggio e la personalità giusti. Morale? Lo zero a zero di un primo tempo triste poteva essere il copione di tutta la partita se un infortunio a Hernanes (trequartista sbagliato) non avesse costretto Allegri a riaffidarsi al vecchio 3-5-2 tanto caro alla gestione Conte. La Juve ha ritrovato i meccanismi e alcune delle certezze di un tempo, soprattutto ha trovato più spazio allargando il Milan sulle fasce. Non a caso il gol è venuto da un esterno in fase di spinta con la difesa rossonera presa in controtempo. Alla mossa obbligata di Allegri mi sarei aspettato una contromossa immediata di Mihajlovic, magari un 4-4-2 o il 4-3-1-2 (dentro anche Luiz Adriano) e invece il tecnico serbo è stato troppo a guardare e si è mosso solo quando i rossoneri erano atleticamente spenti e la partita compromessa. A volte bisogna capire che invece di accontentarsi del pari è meglio provare a vincere. Buffon (zero parate) ringrazia. E così alla fatidica domanda, Juve e Milan potranno tornare in corsa per la Champions?, rispondiamo ancora con un boh. I difetti sono tanti, i progressi pochi, ma almeno la Juve se Allegri riprende forza, ha un organico decisamente superiore e soluzioni da vendere. Una su tutte? Cuadrado che in panchina è un delitto Nel frattempo là davanti si è fermata la Roma costretta a soffrire con il Bologna riportato da Donadoni al livello tecnico di una rosa niente male. Destro ci ha messo del suo, ma guarda caso senza Salah e Gervinho i giallorossi fanno ancora fatica. Campo infame, è vero, ma siamo sicuri che Dzeko sia solo questo? Fiorentina, Inter e Napoli lo sperano: oggi tocca a loro.