Mercoledì 1 Maggio 2024

Juventus, Bonucci suona la carica: non dobbiamo perdere la voglia di sacrificarci

Il difensore bianconero ha parlato in vista della sfida di domenica contro la Lazio

Leonardo Bonucci (LaPresse)

Leonardo Bonucci (LaPresse)

Torino, 20 gennaio 2017 - La brutta sconfitta rimediata a Firenze brucia ancora in casa Juventus. I campioni d'Italia hanno fretta di mettersi alle spalle il k.o. coi viola per riprendere la marcia in campionato. Domenica contro la Lazio occorrono tre punti per mantenere il primato, visto che Roma e Napoli si fanno minacciose. E' in momenti come questo che i leader della squadra bianconera devono trascinare i compagni: uno di essi è Leonardo Bonucci, rientrato dal primo minuto contro la Fiorentina, ma in difficoltà perché ancora non al meglio della condizione. Anche il difensore ex Bari è chiamato a riscatto, anche se contro i biancocelesti non sarà facile.

PARLA BONUCCI - La Lazio è infatti una delle note più liete della stagione. In corsa per la qualificazione alla prossima Champions League e reduci da tre vittorie di fila, compresa quella in Coppa Italia contro il Genoa, gli uomini di Simone Inzaghi arriveranno allo Stadium per giocarsi la partita e magari provare ad interrompere la striscia di ventisei successi consecutivi in casa della Vecchia Signora. "La Lazio per dimenticare la Fiorentina? Dobbiamo sempre guardare avanti, dobbiamo trarre insegnamento degli errori passati e mettere in campo la mentalità che ha sempre contraddistinto la Juventus, i suoi giocatori e l'allenatore, perché quella di Firenze è stata una brutta versione - le parole di Bonucci -. Abbiamo analizzato gli errori fatti, è mancata la mentalità, la spinta e l'energia che non devono mai mancare".

"BASTA SCHIAFFI" - Madama in questa stagione sembra abbia bisogno di prendere degli schiaffi per reagire. "Preferirei prenderne meno, quest'anno è già successo già abbastanza e abbiamo anche perso un trofeo a Doha. Non dobbiamo perdere la voglia di sacrificarci e l'umiltà: occorre essere sempre uniti e ragionare come gruppo. Non sono solo Bonucci, Dybala e Higuain che risolvono le partite ma, alla Juventus, è la squadra che lo fa - sottolinea il numero 19 bianconero -. Inconsciamente ci può essere un senso di appagamento dopo delle strisce positive. Ma per come sono fatto io e per la storia di questa società niente di tutto ciò è permesso. Dobbiamo sempre scendere in campo per vincere".

IL FUTURO DI EVRA - A tenere banco nell'ambiente Juventus, oltre alle questioni di campo, anche il mercato: il futuro di Patrice Evra è infatti ancora da decidere. "Credo che sia un grande uomo prima di essere un grande giocatore. Ha parlato con la società e con l'allenatore, si è chiarito e non sta a me capire il perché, sono affari loro. E' un professionista serio, arriva per primo all'allenamento ed è l'ultimo ad andarsene, si allena con i preparatori perché non è al top ma non vedo problemi - il pensiero di Bonucci -. Poi se le strade tra lui e la Vecchia Signora si dovessero separare credo che lui abbia dato tanto a questa squadra sia in campo che fuori. Io, ma credo anche la società, dirò sempre grazie a Patrice sia se rimarrà qui, sia se decidesse di andare via".