Mercoledì 24 Aprile 2024

Juve, Allegri: "Ho perdonato gli scettici. Con me più forti tecnicamente"

L'allenatore bianconero ha risposto ai tifosi su twitter: "Il mio arrivo un fulmine a ciel sereno. La squadra ha fatto progressi e ci siamo meritati la notte di Dortmund. In Champions vogliamo andare avanti". E intona l'inno

Massimiliano Allegri (Lapresse)

Massimiliano Allegri (Lapresse)

Torino, 1 aprile 2015 - "Cosa ho pensato dopo il 3-0 a Dortmund? Che ci meritavamo una serata così dopo il lavoro di questi mesi". In attesa della ripresa del campionato (sabato la Juventus affronterà l'Empoli), Massimiliano Allegri risponde su Twitter alle domande dei tifosi bianconeri e prova pure a intonare l'inno. Gli stessi che a luglio lo accolsero con scetticismo dopo l'addio di Conte e che adesso esprimono complimenti unanimi all'ex tecnico del Milan: "Ho perdonato gli scettici, ma il loro atteggiamento era comprensibile quando il 16 luglio sono arrivato alla Juve. E' stato un  fulmine a cielo sereno. Con il rispetto verso i tifosi abbiamo lavorato fin qui bene, ora l'annata va conclusa ottimamente, visto che non abbiamo ancora vinto il campionato e non siamo arrivati in fondo né in Champions né in Coppa Italia".

 

LA CHAMPIONS - L'appuntamento più importante è quello contro il Monaco (andata il 14 a Torino, ritorno il 22 nel Principato) che mette in palio un posto in semifinale di Champions. Quasi utopia a inizio stagione: "Non sarà una partita facile come tutti pensano, ma dobbiamo credere di poter andare avanti. Ero molto fiducioso fin dall'inizio, sicuramente dopo il ritorno con l'Olympiacos". Una Juve che non vuole lasciare niente al caso, nemmeno la Coppa Italia che resta un obiettivo anche se sarà difficile dopo il ko interno contro la Fiorentina: "E' un trofeo che ci manca da tanto e faremo di tutto per conquistarlo. Possiamo ribaltare la sconfitta dell'andata". 

CON LA LAZIO LA MIGLIOR PARTITA - Al primo anno sulla panchina bianconero, Allegri ha mostrato di saper gestire la pressione con grande tranquillità: "La responsabilità che sento è quella di chi allena la Juve. Ci sono pro e contro, ma sono molto più i pro. Temevo solo di non riuscire a entrare nel cuore dei tifosi, perché avevo promesso di farlo con i risultati". Sulla miglior partita giocata fin qui dalla sua Juve, il tecnico ha "davvero pochi dubbi: a Roma contro la Lazio abbiamo fatto una partita tecnicamente molto buona e tatticamente ottima". Da tre anni a questa parte uno dei segreti della Juventus è sicuramente il suo nuovo stadio. "Così belli se ne vedono pochi. Giocarvi è una emozione unica, è un valore aggiunto per tutti noi. La Juve in tre parole? Organizzata, presente, ambiziosa".

L'IMPORTANZA DELLA TECNICA - Allegri ha poi parlato della squadra e di come ha visto migliorare alcuni singoli: "Credo che tutti abbiano fatto progressi nella gestione della partita. Lavoriamo molto con la palla per sbagliare il meno possibile e credo attraverso gli allenamenti la squadra sia migliorata con concetti diversi rispetto a quelli che già aveva. Credo che sul piano del gioco stiamo facendo discretamente bene. Bisogna saper toccare le corde giuste, ma sono aiutato da un gruppo che ha fame di vincere sempre. Pereyra? Può migliorare in fase di realizzazione ma ha dato già tanto. Sono orgoglioso di come si è calato nella nostra mentalità". Mentre Max non crede alla possibilità di un Pogba trequartista: "Credo che dia il meglio nei tre di centrocampo". 

TEVEZ - A trascinare i bianconeri c'è un grande Tevez, capocannoniere in campionato e decisivo anche in Champions: "Non finisce mai di stupire. Cosa ho pensato dopo il gol al Genoa? Che io non avrei saputo farlo". Quindi conclude con un augurio: "Fare un giro di campo a fine partita? Beh, magari se riuscissimo a vincere lo scudetto...".