Giovedì 2 Maggio 2024

Il pubblico sgela il Ct. E la giovane Italia supera il test inglese

Contenti a metà. Il gioco di parole, modulato sul cognome del Ct, fotografa puntualmente la serata dello Juventus Stadium. Davanti a un pubblico appassionato (e più maturo negli atteggiamenti di tanti personaggi del mondo del calcio), un’Italia sperimentale pareggia con l’Inghilterra grazie a un gol di Pellè. Così Conte può festeggiare l’amore ritrovato dei suoi ex tifosi bianconeri e guardare avanti, all’Europeo che verrà, con meno dubbi e meno bile in corpo. Le tensioni torneranno inevitabili per i contenziosi in atto fra Juve e Federcalcio, ma il Ct ha il dovere di chiamarsi fuori e la strada del campo, del gioco e dei risultati è la via mestra da percorrere. 

La caccia ai talenti perduti intanto procede benino, specie se si misura la qualità dell’avversario. L’Inghilterra (15 punti su 15 nelle qualificazioni europee) si conferma una squadra di talento e di fisico. E nel finale gli innesti di Townsend, l’autore del gol, e di Barkley mettono alle corde l’Italia. Due parate decisive di Buffon su Rooney certificano il brillante ritorno degli inglesi ma in coda alla partita Pellè e poi Antonelli si mangiano il gol del possibile successo.

L’Italia annota comunque un sensibile progresso rispetto alla pallida e distratta prestazione in Bulgaria. Questa miscela di giovani emergenti, di mature rivelazioni (Valdifiori e Pellè) e di oriundi vogliosi (Eder e Vazquez) funziona meglio del previsto. Nel primo tempo, quando gamba e velocità sostengono la manovra, gli azzurri meriterebbero un vantaggio più largo, con Valdifiori presente e ispirato in regia e la coppia Pellè-Eder motivata su ogni pallone. In difesa brilla un Ranocchia confortato dal duo bianconero Bonucci-Chiellini.

Le preoccupazioni arrivano per il calo di ritmo della ripresa, quando il pressing azzurro si affievolisce e l’onda inglese cresce in modo inquietante. Ma qui ci pensa Buffon a ribadire che i campioni del suo calibro decidono le partite. Sta all’Italia scoprirne di nuovi.