Giovedì 25 Aprile 2024

Finale Champions League, Real Madrid-Liverpool, formazioni e dove vederla in tv

Riflettori puntati sullo Stadio Olimpico di Kiev per la finale tra blancos e reds. Zidane: "Non cambierei Cristiano per Salah"

Champions League, Cristiano Ronaldo, protagonista della finale (Lapresse)

Champions League, Cristiano Ronaldo, protagonista della finale (Lapresse)

Kiev, 25 maggio 2018 - Manca ormai poco alla sfida più attesa dell'anno che vedrà Real Madrid e Liverpool affrontarsi il 26 maggio allo Stadio Olimpico di Kiev (fischio d'inizio alle 20.45) nella finale della Champions League 2018/19. I blancos, a caccia della terza coppa consecutiva, sono i favoriti della vigilia, forti di una maggiore esperienza in campo internazionale, della presenza di un vero e proprio specialista della competizione quale Cristiano Ronaldo (autore di 120 reti in Champions) e di un allenatore (Zidane) mai eliminato dalla manifestazione nei quasi 3 anni di permanenza sulla panchina delle merengues. Per quanto riguarda gli avversari, i reds - nonostante una grande tradizione europea che li ha visti conquistare per ben 5 volte la 'coppa dalle grandi orecchie' - tornano in finale a 11 anni di distanza dall'ultima (persa 2-1 contro il Milan ad Atene) e dopo numerose stagioni che li hanno visti addirittura esclusi dalla manifestazione. Guai però a sottovalutare Salah e compagni, guidati da quel Jurgen Klopp che, sulla panchina del Borussia Dortmund, sfiorò il successo finale 5 anni fa dopo aver eliminato proprio il Real nella doppia semifinale e vorrà centrare l'obiettivo questa volta.

Dove vederla. La partita tra Real Madrid e Liverpool sarà disponibile sia in chiaro su Canale 5 che su Premium Sport per gli abbonati. Per quanto riguarda lo streaming, sarà possibile seguire la finalissima sui siti ufficiali di Canale 5 e Sport Mediaset oltre che tramite il servizio Premium Play.

Queste le probabili formazioni:

Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Isco; Benzema, Cristiano Ronaldo. Allenatore: Zidane. Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner; Salah, Firmino, Mané. Allenatore: Klopp.

Arbitro: Milorad Mazic (Serbia)

In tv: Canale 5, Premium Sport

IL PUNTO - Quella che andrà in scena a Kiev è una sfida che, seppur impari sulla carta, mette di fronte due delle squadre più vittoriose e blasonate della massima manifestazione continentale. Da una parte il Real Madrid, il club più vincente della storia con ben 12 successi nella Coppa dei Campioni/Champions League a fronte di 15 (a breve 16) finali disputate, altro record appartenente al club spagnolo. Dall'altra il Liverpool, vincitore di 5 'coppe dalle grandi orecchie' che ne fanno la terza squadra per trionfi nella competizione (dietro al Milan e pari a Barcellona e Bayern Monaco) nonché una delle poche a poter indossare il celebre multiple-winner badge che la Uefa rilascia solo ai club vincitori di almeno 5 edizioni complessive o, in alternativa, 3 consecutive della coppa. Un'impresa, quest'ultima, che non si verifica dal lontano 1976, quando il Bayern Monaco vinse la manifestazione per la terza volta di fila, ma potrebbe essere replicata da Zidane e i suoi in caso di un altro trionfo dopo i due ottenuti nelle annate precedenti ai danni di Juventus e Atletico Madrid. Il bilancio delle sfide vede leggermente in vantaggio i reds per 3 vittorie a 2 anche se le ultime sfide in ordine cronologico (fase a gironi della stagione 2014/15) hanno visto prevalere il Real in entrambe, l'unica finale disputata tra i due club risale al 1981, quando il Liverpool conquistò la Coppa dei Campioni battendo i blancos per 1-0 al Parco dei Principi. Questa volta però, vuole un finale diverso l'allenatore degli iberici, Zinedine Zidane, il quale ritiene che il proprio undici sia tutt'altro che appagato dai recenti successi: "Nessuno può dire che il Liverpool abbia più fame di vittoria di noi. La nostra voglia, la nostra fede e il nostro impegno sono intatti. Siamo il Real, questo club ragiona così, abbiamo sempre voglia di vincere qualcosa in più". Nessuna anticipazione sulla formazione da parte del tecnico francese: "A parte l'undici titolare, per noi allenatori questo è un momento difficile: ci sono tanti giocatori arrivati fino a Kiev e che nemmeno si cambieranno, non giocheranno neppure un minuto. Non meritano di restare fuori, però è così". Chi sicuramente prenderà parte alla finale dal 1' è Cristiano Ronaldo, autore di 15 gol che ne fanno il capocannoniere dell'edizione e per il quale Zidane non farebbe a cambio con la stella degli avversari, Mohamed Salah: "Ho 25 giocatori a mia disposizione e tutti devono avere una possibilità, altrimenti il mio messaggio non funzionerebbe. So bene che i tre della BBC sono il meglio che c'è, ma devo considerare anche ciò che vedo giorno per giorno. Comunque, non cambierei Cristiano con Salah". Il tecnico non vuole assolutamente sottovalutare i reds "perché l'hanno meritata come noi, hanno fatto una grande stagione, non solo in Europa ma anche in Inghilterra".

Parole di stima, in particolare, per il 'collega', Jurgen Klopp: "È un ottimo allenatore, ha fatto un lavoro fenomenale sia a Dortmund sia a Liverpool. Dovremo approfittare dei loro punti deboli". Il Real gode dei favori del prnosotico, ma se dovesse arrivare una sconfitta "non sarebbe un fallimento. Quello è stato uscire dalla Coppa del Re perdendo in casa". Perché raggiungere tre volte di fila la finale della competizione più importante "è un'impresa straordinaria, nelle ultime tre partite abbiamo affrontato i primi tre club d'Europa". Intanto i tifosi del Liverpool possono tirare un piccolo sospiro di sollievo in vista della finale, la stella del club, Mohamed Salah, ha infatti deciso di sospendere il Ramadan per potersi presentare all'appuntamento nelle migliori condizioni possibili. A comunicare la scelta dell'attaccante egiziano è stato il suo fisioterapista, Ruben Pons, il quale ha quindi smentito le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni secondo le quali Salah avrebbe continuato a digiunare sino al tramonto (come prescritto ai musulmani osservanti tale pratica) anche nel giorno della finalissima, indiscrezioni che avevano spaventato non poco i tifosi del club inglese.