Martedì 14 Maggio 2024

L'Inter riparte, primo hurrà Mancini. Kovacic apre la festa al Chievo

I nerazzurri sbancano il Bentegondi e ritrovano i tre punti dopo sei partite: il croato sblocca il match, Handanovic salva la sua porta, quindi Ranocchia firma il raddoppio. Il Mancio può esultare

Kovacic festeggia il gol al Bentegodi (Ansa)

Kovacic festeggia il gol al Bentegodi (Ansa)

Verona, 15 dicembre 2014 - L'Inter cresce e torna a vincere. Nonostante alcune amnesie difensive a cui Handanovic, specie nel primo tempo, ha ovviato (con due grandi parate su Paloschi e Meggiorini), la squadra di Mancini,al primo successo in campionato dopo un pari e due sconfitte, è riuscita a portare a casa la partita con i gol di Kovacic e Ranocchia. Non era certo facile, anche perché il Chievo era reduce da cinque risultati utili di fila e in grande fiducia: ma il Bentegodi ha sorriso ai nerazzurri, che aggiustano un po' una classifica che, in caso di nuovo passo falso, sarebbe diventata decisamente preoccupante. 

Parte forte l'Inter ma è del Chievo la prima grande chance dell'incontro, con Handanovic decisivo su Paloschi servito da un tiro sbilenco di Izco. Bella partita, giocata a viso aperto dalle due squadre che sfruttano i movimenti degli attaccanti (Icardi e Palacio da una parte, Meggiorini e Paloschi dall'altra). Attenti i portieri, con Bizzarri bravo in uscita bassa su Palacio, ma al 19' l'Inter passa: incursione di Nagatomo, sponda di Icardi sulla quale, complice una deviazione, si avventa Kovacic che da due passi non può sbagliare.

Il rombo di Mancini funziona, il Chievo soffre le verticalizzazioni di un Kovacic finalmente protagonista (e preso di mira da Cesar, che rischia il rosso con un'entrataccia, e Meggiorini) e la verve sulle fasce di Nagatomo e D'Ambrosio (preferito a Dodò), ma serve un'altra prodezza di Handanovic al 36' sulla splendida rovesciata di Meggiorini, a un passo dalla prodezza-bis dopo quella di Cagliari sette giorni fa. Finale di tempo tutto clivense: Juan Jesus decisivo su Paloschi, poi un cross di Sardo si stampa sulla traversa.

Al rientro Inter vicina al raddoppio: da Guarin a Nagatomo, diagonale fuori di un soffio con Palacio, ancora a secco quest'anno, in ritardo. Il Chievo ribatte colpo su colpo. Da un errore di Kuzmanovic nasce un contropiede al veleno di Paloschi, il cui destro per pochissimo non si infila alle spalle di Handanovic. Ma all'11' arriva un altro squillo nerazzurro: D'Ambrosio crossa, Ranocchia gira da centravanti vero e per Bizzarri non c'è niente da fare. Gran gol del capitano dell'Inter, alla seconda marcatura stagionale.

Il Chievo accusa il colpo e rischia in contropiede, poi Maran tenta il tutto per tutto con Botta e Maxi Lopez per Birsa e Paloschi, ma proprio Botta si fa espellere per qualche parola di troppo all'indirizzo di Massa e la partita va così in archivio con una ventina di minuti d'anticipo. Guarin, in una serata non proprio esaltante, cerca la gioia personale ma Bizzarri gliela nega. Sarebbe stata una punizione troppo pesante per un Chievo comunque generoso.