Domenica 19 Maggio 2024
Antonino Sambataro
Sport

Champions, la Juventus resiste al Monaco: 0-0. E' semifinale

I bianconeri soffrono ma resistono nel Principato e tornano tra le prime quattro d'Europa. I monegaschi reclamano un rigore, Pirlo centra il palo nel finale. Allegri, ora tutto è possibile

Juve, l'abbraccio tra Pirlo e Tevez (Ansa)

Juve, l'abbraccio tra Pirlo e Tevez (Ansa)

Montecarlo, 22 aprile 2015 - Sì Juve, su le mani, è tutto vero. Sei di nuovo tra le grandi d'Europa. A distanza di dodici anni, i bianconeri tornano in semifinale di Champions League. Un traguardo enorme per tutto il calcio italiano, assente a queste altitudini dai tempi del triplete interista (2010). Ha dovuto faticare più del previsto la squadra di Allegri per avere la meglio su un Monaco più simile a un principe che a una cenerentola del torneo. Ci hanno provato i monegaschi, che recriminano per un possibile rigore su Kondogbia. Episodio dubbio che fa il bis con il contestatissimo penalty all'andata di Vidal, episodio che alla fine ha fatto la differenza in favore della squadra complessivamente più forte. Bayern, Barcellona e Real sono certamente di un altro livello, ma trovarsi lì insieme a loro era impensabile solo fino a due mesi fa.

Schierata con la difesa a tre per chiudere ogni spiraglio alla corsa dei francesi, la Juve vive un primo tempo di sofferenza acuta spezzata solo da un tentativo da fuori di Tevez a un soffio dall'intervallo. Stupisce invece l'atteggiamento del Monaco che pur senza creare impegnare Buffon prende il controllo del centrocampo e mette in mostra un discreto palleggio purificato quando il pallone transita dai piedi di Moutinho. Che la sfida del Principato sia ben altra cosa rispetto alla conquista di Dortmund è chiaro già dopo sessanta secondi, quando Chiellini spende il giallo dopo uno scivolone davanti all'area di rigore che poteva causare guai peggiori. 

I bianconeri sembrano anestetizzati e perdono quasi tutti duelli in mezzo al campo, con Marchisio e Vidal insolitamente asfittici e Pirlo divorato dalla fisicità di Kondogbia, due volte pericoloso dal limite. I guai maggiori arrivano però dalla parte di Chiellini, in costante sofferenza sulle iniziative Bernardo Silva, il più attivo nel tridente di Jardim completato da Carrasco e Martial. Barzagli sbroglia una situazione complicata in area, mentre Collum giudica regolare un sandwich in area di Vidal e dello stesso Chiellini su Kondogbia. La manovra del Monaco non trova però sbocchi fluidi e così la Juve può andare a riposo come un pugile chiuso nel suo angolo ma capace di incassare senza cadere. 

Nella ripresa Jardim cala l'asso Berbatov per aumentare il peso specifico del suo attacco e sono subito brividi per la Juventus: Evra salva sulla linea dopo un'uscita difettosa di Buffon, poi il portierone si riscatta anticipando il bulgaro su un passaggio incauto di Bonucci. Con il Monaco altissimo alla ricerca del vantaggio, per la Juventus possono aprirsi spazi interessanti in contropiede: Morata non graffia, Allegri lo richiama e inserisce Llorente, quindi Pereyra fa rifiatare Vidal per i venti minuti finali che scorrono via senza sussulti. Il Monaco, spremuto nelle gambe e nella mente, non riesce più a fare paura. E' anzi Pirlo a centrare il palo con una punizione delle sue. Al fischio finale esplode la festa bianconera. E pazienza se è stata una brutta partita. La semifinale è realta: chissà che non sia finita qui...