Giovedì 2 Maggio 2024

Rigore Juve-Milan, 3 tre punti avvelenati

Dybala dal dischetto al 97': penalty contestato. Furia rossonera

Juve Milan, un ingrandimento dell'azione che ha portato al rigore (Sky Sport)

Juve Milan, un ingrandimento dell'azione che ha portato al rigore (Sky Sport)

Torino, 11 marzo 2017 - UN RIGORE contestatissimo concesso in pieno recupero dall’arbitro Massa (sì, proprio lui, quello che all’andata, da “addizionale“, aveva ingiustamente annullato a San Siro una rete di Pjanic) per un presunto fallo di mano di De Sciglio su cross di Lichtsteiner e realizzato da Dybala al minuto 97’, regala alla Juventus la trentunesima vittoria di fila allo “Stadium“ e consente alla capolista di mettere “in ghiaccio“ il sesto scudetto consecutivo, con la Roma a 11 lunghezze di distanza. Ma l’orgoglioso Milan di Montella, pur arrabbiatissimo e battuto 2-1, esce a testa alta dal campo, dopo una gara ordinata e coraggiosa.

Juve-Milan, accuse ai rossoneri: "Danni negli spogliatoi"

Finisce dunque tra le polemiche anche il quarto atto stagionale del “clasico“ nostrano, con Galliani in campo a imprecare e Montella a trattenere Bacca, perché dopo il danno i rossoneri si sono dovuti sorbire pure le parole beffarde del match-winner: «I milanisti sono sei anni che si lamentano contro di noi - diceva Dybala - devono trovare altri metodi». Dichiarazioni al veleno, che rendono più amara la sconfitta dei rossoneri che restano comunque aggrappati al treno europeo, in attesa delle gare del weekend. Vero, per mezz’ora Juventus-Milan è sembrata una gara senza storia, con i rossoneri vittime predestinate della legge dello Stadium. Ma dopo la rete di Bacca, bravo a uscire dalla gabbia che gli era stata messa attorno e a trasformare in gol l’unico pallone servitogli decentemente, gli ospiti hanno giocato la loro onesta partita. Subendo e ripartendo. Con Donnarumma e Deulofeu trascinatori di un gruppo che ha pagato le assenze di Suso e Bonaventura, gli unici in grado di dare qualità a questa squadra, che ieri sera si è dovuta arrangiare con altre armi.

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Tanta Juve e quel che basta di Milan nel primo tempo: i bianconeri dominavano in lungo e in largo, segnavano un gol (Benatia al 29’ su svarione di Paletta e soci), ne sfioravano altri (riflessi pronti di super Donnarumma su Pjaca e Higuain), reclamavano un rigore per fallo di Zapata su Dybala.

Prima del giro di boa il pari, con la gran giocata di Pasalic per Deulofeu (fra i migliori, sempre bravo a ribaltare l’azione da difensiva ad offensiva) che innescava Bacca (in sospetto fuorigioco) il quale con freddezza realizzava il quarto gol in 5 gare. Dentro Lichtsteiner per Barzagli nella ripresa e nuovi brividi per Donnarumma, bravo a sventare la punizione di Pjanic prima del maldestro tentativo di autogol di Bacca.

A sorpresa usciva il bomber colombiano (Kucka al suo posto), frenato da una contusione: il Milan restava senza punte di ruolo e faticava ad uscivare dal guscio, la Juve assediava la porta di Donnarumma: Pjaca diventava protagonista in negativo visto che prima spediva fuori dopo svarione di De Sciglio, poi colpiva la traversa con una “parabola velenosa quindi “ciabattava“ alto da ottima posizione. Nell’ultimo quarto d’ora lo straordinario Donnarumma si opponeva ancora a Khedira e Higuain. Il Milan a quel punto osava di più, con Sosa (espulso nel finale) e Deulofeu riusciva a mettere in difficoltà la Juventus. Donnarumma fermava Higuain da campione, fino al fattaccio finale. E al rigore trasformato da Dybala fra la rabbia dei rossoneri...