Mercoledì 24 Aprile 2024

Ecco l'ultima di Adriano: l'Imperatore in posa con un boss del narcotraffico

L'ex Inter, ritiratosi nel maggio 2016, è stato immortalato insieme a Rogerio 157, uno dei banditi più ricercati del Brasile. "Faccio le foto con chi voglio", la risposta di Adriano

Adriano Leite Ribeiro

Adriano Leite Ribeiro

Bologna, 23 settembre 2017 - Tristezza. Tanta tristezza devono aver provato gli appassionati di calcio, in particolar modo quelli dell'Inter, nel vedere il loro ex idolo Adriano Leite Ribeiro, detto semplicemente Adriano, abbracciato a Rogerio Avelino da Silva, uno dei narcotrafficanti più ricercati del Brasile. La foto campeggia in prima pagina sul quotidiano popolare di Rio de Janeiro, Meia Hora, con il titolo "Che Dio perdoni queste persone cattive". Una parabola sempre più discendente quella dell'Imperatore, che non è nuovo a bravate del genere. Dai festini a luci rosse ai problemi con alcool e droga: la vita del classe '82 è costellata di episodi poco ragguardevoli, che hanno irrimediabilmente rovinato la carriera di uno degli attaccanti più apprezzati e più discussi degli ultimi anni.

In Italia Adriano inizia nella fila della Fiorentina e nel Parma, anche se è soprattutto con indosso la maglia dell'Inter che il centravanti si mette più in evidenza, realizzando 75 gol in 180 presenze. Più il successo aumentava però, più le tentazioni distruggono lentamente la vita del brasiliano. Lasciato il Belpaese, l'Imperatore fa ritorno in patria al Flamengo. 19 reti messe a segno con i rossoneri: un bottino che sembra rilanciarlo ad alti livelli. Nell'estate del 2010 ecco la chiamata della Roma, con la quale tuttavia il brasiliano scende in campo appena cinque volte. Troppo fragile fisicamente, ma pure psicologicamente.

Dopo la parentesi nella Capitale, il rientro in Brasile al Corinthians, senza particolare fortuna. Neanche tornare a vestire la casacca del Flamengo basta ad Adriano per rilanciarsi, che chiude la sua carriera al Miami United nel maggio 2016, prima di trasferirsi nella favela di Vila Cruzeiro, una fra le più povere e pericolose di Rio de Janeiro. Qui nasce l'amicizia con Rogerio 157 (questo il soprannome di Rogerio Avelino da Silva), boss del narcotraffico che controlla la favela della Rocinha.

Ma ad Adriano questo pare interessare poco. “E' impressionante come a voi tutti piaccia parlare di me, sono a casa mia e non esco da un sacco di tempo. Io sono un personaggio pubblico, faccio le foto con chi voglio - le parole registrate in un video da parte dell'ex Inter - Che cattiveria è questa? Ma questa storia non finisce qui. Ora mi sono stufato. Io vi querelo tutti. Vi perdono ma non la passerete liscia", la minaccia di quello che fu l'Imperatore.