Giovedì 25 Aprile 2024

Calcio, il Cesena pensa al dopo Lugaresi

Probabile la soluzione interna: favorito Urbini, alternativa Vernocchi. Ma il presidente smentisce le voci

Giorgio Lugaresi (foto Ravaglia)

Giorgio Lugaresi (foto Ravaglia)

Cesena, 3 gennaio 2015 - Il 2015 potrebbe essere un anno con altri cambiamenti a livello societario in corso Sozzi. Non traumatici, sarebbero infatti nel segno della continuità e del resto rappresenterebbero l’attuazione di un piano già delineato quando la NewCo acquistò il Cesena da Igor Campedelli. Giorgio Lugaresi infatti potrebbe defilarsi da presidente lasciando il timone a giugno. Nell’aprile 2013, nei giorni del suo insediamento al comando del Cavalluccio, era stato chiaro dichiarando di non immaginarsi presidente per più di due o tre anni. In quel momento il figlio del grande Edmeo, dopo essere stato decisivo insieme a un gruppo di imprenditori locali, era l’unica figura di spessore in grado di far partire il nuovo corso e all’unanimità venne acclamato al vertice. Ora che la situazione è più stabile, il piano di risanamento in pieno corso e si è creato un gruppo dirigente affiatato attorno al patron, potrebbero essere maturi i tempi per la successione.

La soluzione dovrebbe essere interna, del resto questa società che tanto ha fatto (economicamente e solo) per tenere a galla il Cesena non è certo a caccia di avventurieri dei quali pullula il mondo del calcio.

Le alternative quindi al momento (ma giugno è ancora lontano) sarebbero due, entrambe ‘sane’, credibili e appassionate, due grandi tifosi. La più accreditata quella del vicepresidente Mauro Urbini che tanto ha dato al nuovo corso del Cesena e ha instaurato un forte legame con Lugaresi. L’attuale presidente e l’imprenditore dell’Anseme fino al febbraio di due anni fa non si conoscevano. Fu proprio Lugaresi a invitarlo all’incontro in Comune col sindaco Paolo Lucchi per tentare di salvare il club e lui accettò. Da allora è scattato un feeling, culminato con la poltrona di vicepresidente quando il Cesena è passato in mano alla NewCo.

L’altra possibilità è quella di un consigliere storico (già vicepresidente durante la prima gestione di Giorgio Lugaresi), Marino Vernocchi. L’ingegnere milanese ha fatto tanto per il Cesena, insieme a un altro socio fu decisivo nell’autunno del 2012 per tenere in piedi il club ormai alla deriva durante la fine dell’era Campedelli e quella Lugaresi che sarebbe iniziata ufficiosamente a dicembre insieme a un gruppetto di imprenditori.

Tuttavia da quando Lugaresi è tornato in sella non ha condiviso alcune scelte del nuovo corso e in silenzio si è defilato pur restando nel direttivo. In questa stagione al Manuzzi non si è mai presentato ma segue comunque da Milano con grande passione le sorti dei bianconeri ed è stato visto in alcune trasferte (Torino e Reggio Emilia). Potrebbe essere lui l’alternativa a Urbini per il club del quale è consigliere dal 2002 e continuerebbe a dare credibilità e futuro alla società. Magari portandosi dietro da Milano qualche amico imprenditore che ha già avuto esperienza nel calcio. Urbini e Vernocchi sono due figure diverse ma entrambe supertifose e con il giusto identikit per portare avanti il lavoro di risanamento del club nel segno della continuità.

Il presidente Giorgio Lugaresi ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di lasciare il club romagnolo. "A seguito delle indiscrezioni pubblicate - spiega Lugaresi in una nota pubblicata sul sito Internet del Cesena - mi preme smentire in modo deciso e categorico la notizia secondo la quale all'interno della società Cesena Calcio sarebbero in corso ragionamenti per un cambio della presidenza da attuare a fine stagione. Sono impegnato a testa bassa, insieme al consiglio di amministrazione e a tutta la dirigenza bianconera, per il rilancio sportivo della squadra, al fianco di mister Di Carlo".