Venerdì 26 Aprile 2024

Federica Pellegrini, il Fenomeno della giovinezza recuperata

La Divina ancora sul trono, sei anni dopo Shanghai 2011

Federica Pellegrini, oro ai mondiali di Budapest (LaPresse)

Federica Pellegrini, oro ai mondiali di Budapest (LaPresse)

Budapest, 27 luglio 2017 - Tutto ciò è assurdo. Meravigliosamente assurdo. E conviene, da parte mia, chiedere subito scusa ai miei quattro lettori (e alla diretta interessata, si capisce). Non salterò sul carro della Divina: semplicemente, non ci credevo. Non mi sembrava possibile. Immaginavo potesse essere già straordinaria la conquista del gradino più basso del podio, nella finale iridata dei 200 stile libero. E invece... E invece, lo shock da emozione inattesa è stato violentissimo. Federica Pellegrini l’avevo vista in lacrime, meno di un anno fa, nella tristezza epocale della Olimpiade di Rio. Aveva perso di un niente la medaglia di bronzo nella gara più amata. Era stata squassata dal turbamento.

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Era stata tentata dalla suggestione malinconica dell’addio. Sarò schietto e senza pudore: a me sembrava, addirittura!, la decisione più opportuna... Oh, Federica! Quanto ingrati sappiamo essere noi umani, perché chiaramente tu umana non sei, perché solo dall’appartenenza ad una dimensione distinta e distante poteva scaturire la meravigliosa, assurda impresa di Budapest. Di nuovo sul trono, sei anni dopo Shanghai 2011. Di nuovo imbattibile, come nell’era di una giovinezza che soltanto i Fenomeni sono in grado di recuperare. Io guardavo la scena del podio e coglievo il senso di uno stupore irreale sul volto della bionica americana Katie Ledecky: mai costei era stata sconfitta in una finale, è stata costretta ad arrendersi a cospetto di una donna italiana anagraficamente figlia di una diversa generazione!

CON IL SENNO di poi (appunto...) probabilmente la Pellegrini ha trovato in un angolo remoto dell’anima il carburante della Resurrezione. Ha cambiato metodo di lavoro, ha scelto l’altura come teatro per la preparazione, si è affidata a cuore aperto agli insegnamenti del coach Matteo Giunta. Lei sapeva cosa stava architettando: un grattacielo costruito su fondamenta di passione e coraggio. Un esempio persino letterario, romanzesco: ai bambini e alle bambine di oggi direi, banalmente, di scegliere Fede come modello. Chi pensate abbia ispirato Gabriele Detti, re degli 800? Si ritirerà, la Divina? Ah, non chiedete a me. Non sono affidabile!

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