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Il momento d'oro di Chiara Francini

L'attrice campigiana è co-protagonista in "Soap opera" di Alessandro Genovesi

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Campi Bisenzio, 4 novembre 2014 -  Momento d’oro per Chiara Francini, la giovane attrice nata a Campi Bisenzio, co-protagonista di “Soap opera”, il film corale di Alessandro Genovesi, già autore dei campioni d’incasso “La peggior settimana della mia vita” e “Il peggior Natale della mia vita”, nonché del testo “Happy family” da cui Gabriele Salvatores trasse l’omonimo film nel 2009. Ed anche il suo nuovo lavoro, si sta difendendo brillantemente al box office con oltre un milione di euro d’incassi nel primo fine settimana (risultato ottimo di questi tempi).

Ancora un ruolo comico brillante per Chiara Francini, una interprete toscana che in pochi anni ha bruciato le tappe. Ventiquattro film per il cinema in poco più di dieci anni di attività, Altrettante fiction di successo e partecipazioni televisive tra Rai e Mediaset. Da segnalare “Le ragazze di San Frediano”, “Gente di mare 2”, “Romanzo criminale-la serie” ma soprattutto le stagioni 2 e 3 di “Tutti pazzi per amore” dirette da Riccardo Milani e Laura Muscardin. Ma è sul grande schermo che Chiara si è imposta in pochi anni come uno dei nuovi volti più originali e divertenti emersi negli ultimi anni (e il cinema italiano, si sa, è assai avaro di ruoli femminili e addirittura comici).

Sembrava una “missione impossibile”farsi spazio nella nuova commedia made in Italy per una giovane attrice dai tempi comici e per giunta bella e brava. Eppure Chiara Francini ci è riuscita continuando a lavorare a ritmo serrato, come una “primadonna” del grande schermo. In questi giorni oltre “Soap opera” è nel cast anche di “Tutto molto bello” seconda regia di Paolo Ruffini dopo il debutto di “Fuga di cervelli” dello scorso anno. Come se non bastasse così tanto cinema, nel suo presente anche il teatro, il suo primo amore. In turneè in lungo e in largo per l’Italia (compresa la sua Campi Bisenzio) con “Ti ho sposato per allegria”, la piece scritta cinquant’anni fa da Natalia Ginzburg e portata in palcoscenico dalle più grandi attrici comiche. Addirittura Monica Vitti fu la protagonista dell’omonimo film tratto dalla commedia e diretto da Luciano Salce. Una carriera fulminante quella della Francini, partita nei primi anni duemila dalla scuola di teatro La limonaia di Sesto Fiorentino, dopo una laurea in lettere. Da quel momento, un successo dopo l’altro; tra i tanti,“Una moglie bellissima” di Leonardo Pieraccioni, “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, “Maschi contro femmine”.

Federico Berti