Giovedì 2 Maggio 2024

Sparatoria a Tel Aviv, due morti e 7 feriti

Caccia all'omicida, un arabo israeliano: "E' terrorismo". L'uomo identificato dal padre che ha visto il video in televisione

Il killer di Tel Aviv ripreso dalle telecamere

Il killer di Tel Aviv ripreso dalle telecamere

Roma, 1 gennaio 2016 - Attacco armato nel primo pomeriggio in un locale gay di Tel Aviv. Secondo le prime notizie la sparatoria avrebbe causato due morti, mentre non è chiaro il numero dei feriti, che secondo alcuni media sarebbero almeno 9, dei quali quattro in gravi condizioni e uno uno in pericolo di vita. E' caccia all'omicida in tutta la città: si tratterebbe di un arabo israeliano, la cui identificazione sarebbe giunta dal padre sulla base delle immagini trasmesse in precedenza dalla televisione. L'uomo ha subito avvertito la polizia israeliana che è accorsa nella sua abitazione nel Wadi Ara, nel nord di Israele. L'uomo - che indossava una giacca grigia ed un passamontagna nero - sarebbe fuggito a piedi e potrebbe aver agito con un complice. Teatro dell'episodio, il pub Hasimtà, nella centrale via Dizengoff, nell'ora di punta che precede il riposo sabbaticoun pub frequentato da omosessuali a Dizengoff Street. L'assalitore ha sparato una trentina di colpi con un'arma automatica, colpendo gli avventori che festeggiavano un compleanno. Alcune delle persone coinvolte sono rimaste ferite dai vetri rotti dai proiettili, ed altre mentre fuggivano dal locale. Le cause dell'episodio al momento non sono chiare. Le immagini delle telecamere di sicurezza (VIDEO) sono state trasmesse dalle televisioni israeliane. Sul web circola intanto anche un'immagine che mostrerebbe il volto del presunto assalitore. L'arma utilizzata sarebbe un mitra Falcon di produzione italiana, secondo un analista della televisione israeliana Canale 10, sulla base delle immagini riprese da telecamere di sicurezza e di un caricatore trovato su un marciapiede. Si tratta di un tipo di arma poco diffuso in Israele e nei Territori, che inoltre richiede per l'uso una notevole perizia.

La polizia starebbe seguendo la pista del terrorismo, forse del nazionalismo palestinese, e non quella di un regolamento di conti tra bande rivali. Le forze speciali e le truppe dello Shin Bet (i servizi segreti interni di Israele) sono state inviate sul posto per catturare l'autore dell'attentato, che è riuscito a scappare. Secondo il Times of Israel una persona è stata invece arrestata nelle vicinanze del luogo dell'attacco: potrebbe essere un complice dell'omicida. La polizia ha ordinato alla popolazione di rimanere chiusa in casa. Il movente dell'attacco, ha detto il sindaco Ron Hulday, "è di matrice terroristica e non ha nulla a che vedere con gli omosessuali".

I media locali hanno riferito che circa 20 muinuti dopo l'attacco, un uomo alla guida di una moto avrebbe esploso diversi colpi d'arma da fuoco contro pattuglie della polizia nei pressi dell'hotel Mandarin, nel quartiere settentrionale di Barutch. La polizia ha confermato l'incidente, ma ha chiarito che non ha niente a che vedere con la sparatoria nel pub: si tratta invece di un espisodio di criminalità locale.