Lunedì 6 Maggio 2024

SKY RIMETTE LA SPINA AL PARMA

NELLE PIEGHE del «piano Tavecchio», c'è una certezza: i giocatori del Parma sono pronti a tornare in campo contro l'Atalanta. Volevano un intervento forte della Figc che alla fine è arrivato, anche se il percorso verso una conclusione positiva resta articolato. Dunque, Parma-Atalanta si giocherà regolarmente, a patto che gli altri tasselli del puzzle vadano a posto. Il numero uno di via Allegri ha trovato uno sponsor per coprire i costi delle prossime due gare, in attesa dell'udienza fallimentare del 19 marzo, e attende notizie dal sindaco Pizzarotti per l'apertura del Tardini a costi contenuti. Oggi, poi, è in programma la decisiva assemblea di Lega, nella quale lo stesso Tavecchio illustrerà le strategie immediate, chiedendo però ai presidenti di scendere in campo. Assemblea che dovrebbe ufficializzare una sorta di patto di garanzia per il salvataggio, per poi studiare nei prossimi giorni la miglior formula di sostegno economico (prestito o sblocco di fondi), anche se c'è da registrare la resistenza di alcuni club: Verona, Cesena e probabilmente Empoli e Cagliari. Poi, Tavecchio si recherà a Parma dai giocatori per incassare il «sì» al ritorno in campo, corredato dall'autoriduzione degli stipendi degli stessi calciatori. A mettere pressione sulle parti in causa è arrivato il secondo cartellino giallo di Sky, attraverso la lettera del vicepresidente dei canali sportivi Jacques Raynaud inviata alla Lega di A, nella quale «in qualità di maggior partner del sistema calcio», si intima di trovare una soluzione, ricordando di aver già versato la «quinta rata» per i diritti. In sostanza, un ultimatum al calcio italiano. Nel frattempo, l'indagine della Procura di Parma si arricchisce di una nuova pagina inquietante. Ieri, i pm titolari dell'inchiesta sul crac del club, hanno incontrato il capo della direzione antimafia di Bologna Roberto Alfonso. Un summit per mettere a fuoco eventuali incroci con personaggi in odor di mafia e, soprattutto, per approfondire se vi siano elementi che possano far pensare al riciclaggio di danaro. Pare confermata, poi, l'indiscrezione secondo la quale nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta non vi sia solo l'ex patron del Parma Tommaso Ghirardi.