Sabato 4 Maggio 2024

Sesso sadomaso, nei guai due medici ospedalieri

Pisa, lui e lei indagati per peculato: utilizzavano gli strumenti chirurgici

Pisa, 27 ottobre 2014 - Galeotta fu la tecnologia che, alle volte, semplifica la vita, altre, scopre gli altarini. Sesso sadomaso in ambienti ospedalieri, con l'utilizzo, anche, di strumenti medici impiegati nella chirurgia. Tutto è cominciato da una pennetta Usb, una memoria portatile che si collega al computer per archiviare e trasferire file e foto. E di foto ce n'erano tante nel dispositivo, tutte molto scabrose, con quasi sempre uno stesso soggetto, parti intime femminili e attrezzatura che apparterrebbe all'Azienda ospedaliera pisana (la quale ha aperto un'indagine per fare luce e chiarire responsabilità) e ad alcuni studi medici privati dove i protagonisti della vicenda lavorano. Sono così finiti nei guai due medici, un 47enne pisano e una 40enne livornese.

La storia parte da un camice portato in lavanderia a Ponsacco, nel Pisano, nella cui tasca era stata dimenticata la chiavetta. Il personale del negozio si è ritrovato fra le mani la pennetta che è stata aperta per poter risalire al proprietario. Ed ecco la sorpresa, all'interno si trovano scatti estremi. Sullo sfondo, si riconoscono arredi ospedalieri. Lo choc, poi, la decisione di consegnarla ai carabinieri di Ponsacco. I militari, dopo aver visionato il materiale, non ravvisando reati evidenti, trasmettono per dovere d'ufficio il dispositivo alla Procura di Pisa. Le immagini ritraggono le parti intime di una donna suturate in più punti. Uno dei particolari che ha fa scattare l'indagine per capire se la protagonista fosse o meno consenziente durante le pratiche. Si risale così all'identità della coppia sadomaso e partono gli accertamenti. Lui abita in provincia di Pisa, lei in quella di Livorno. Quelle foto si giustificano immortalano solo momenti privati. In un camper parcheggiato in un'area vicino alla città dei Quattro Mori, dove i due si sarebbero incontrati spesso, e nelle case di entrambi, sarebbero stati trovati e acquisti computer e altro materiale contenente filmati e scatti dello stesso tipo. Ma anche oggetti sadomaso e materiale usato nelle sale operatorie e per le medicazioni. Da qui l'ipotesi per i due di peculato, il reato per cui un incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di altra cosa mobile altrui, se ne appropria. Proprio oggi l'Aoup contatterà la procura di Pisa per acquisire informazioni e avviare un'indagine interna e appurare se ci sono responsabilità e se sono coinvolte altre persone.

a. c.