Giovedì 2 Maggio 2024

Se il ricorso è continuo

Roma, 23 luglio 2016 - Tranquilli. Per gli esodi di novembre, o di metà gennaio, quelli più trafficati, non ci sono problemi: i voli saranno regolari. Lo ha garantito il Tar. Perché, come tutti sappiamo, sono quelli i periodi clou delle vacanze, non fine luglio o i primi di agosto. Parola di Tar, appunto, che aveva revocato l’ordinanza con cui il ministro Delrio rinviava lo sciopero indetto per oggi dalle 10 alle 18 dai controllori di volo in vista di un week end di esodo massiccio. Una motivazione giudicata fragile dai giudici amministrativi che avevano bocciato Delrio, per fortuna a loro volta bocciati dalla parola finale messa da Alfano per motivi di ordine pubblico. Si parte. Insomma, si è dovuto invocare il rischio di una sommossa, magari di un golpe, perché il buon senso nell’anno di grazia 2016, nel terzo millennio basato sul movimento degli uomini e delle cose, avesse finalmente il sopravvento. Che non significa reprimere il diritto di sciopero. Figuriamoci. Nei trasporti è oramai quasi un dovere. Vuol dire semplicemente che in certi periodi dell’anno come quello in cui milioni di persone partono per le meritate vacanze, il diritto al movimento è più forte di quello alla protesta.

IL PROBLEMA è che in Italia, il diritto più forte di tutti, è quello amministrativo. Perché, come ti muovi, qualcuno ricorre al Tar. Che in queste ore sta certo esaminando il caso di qualche studente somaro bocciato alla maturità, e del relativo ricorso di mamma e papà perché lui aveva studiato ed era tanto preparato. E ci potete giurare che il giudizio potrà essere ribaltato per un cavillo procedurale, sempre che poi il Consiglio di Stato non dica il contrario. Peccato che nel frattempo il maturo sia già laureato e in cerca di lavoro. Nulla sfugge ai ricorrenti e alle toghe. Il divieto di circolazione dei cani sul litorale di Anzio, ad esempio, bocciato dal Tar l’anno scorso con una sentenza che suscitò latrati di gioia in tutti gli amici degli animali. Del resto, i magistrati fanno il loro lavoro, e certamente le sentenze sono sempre in punto di diritto. Siamo anche noi italiani che dovremmo dosare la nostra litigiosità. Sono i sindacati di certi settori che dovrebbero capire che i tempi (molto grami) sono cambiati. Che non c’è più comprensione, solidarietà. Che devono smetterla con il ricatto estivo. Con l’arma del Tar. Il Trasporto ad Andamento Ridotto.