Sabato 4 Maggio 2024

SCHEDA Cosa prevede il decreto sull'Ilva

il decreto legge recante" misure urgenti per la realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria per le imprese sottoposte a commissariamento straordinario".

Ilva (Ap/Lapresse)

Ilva (Ap/Lapresse)

Roma, 11 luglio 2014 - Il Consiglio dei ministri nella riunione di ieri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il decreto legge recante" misure urgenti per la realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria per le imprese sottoposte a commissariamento straordinario". "Il decreto legge - ha spiegato palazzo Chigi nel comunicato finale sulla riunione del Governo- ha la finalità di assicurare, con particolare riferimento alla società ILVA S.p.a., la continuità produttiva ed occupazionale e il contestuale rispetto delle norme ambientali e sanitarie, in considerazione del fatto che si tratta di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale". 
 
Il decreto precisa la tempistica di attuazione delle prescrizioni dell`autorizzazione integrata ambientale e del Piano ambientale dell`Ilva. 
 
Sono previste due scadenze generali: entro il 31 luglio 2015 dovranno essere realizzati gli adempimenti scadenti a quella data, nella misura minima dell`ottanta per cento; entro il 5 agosto 2016 dovranno essere completati gli interventi ambientali. Dovrà comunque essere rispettato il termine già fissato dell`8 marzo 2016 per l`applicazione della decisione della Commissione 2012/135/Ue del 28 febbraio 2012, relativa alle migliori tecniche disponibili (BAT). 
 
Infine si prevede che il commissario straordinario presenti entro la fine del 2015 al ministro per l`Ambiente e all`Ispra una relazione sullo stato di attuazione del piano ambientale. 
 
Si prevede inoltre nel dettaglio l`aggiornamento delle tempistiche della messa fuori produzione della Batteria 11 e dell`Altoforno 5 per renderle compatibili con il rientro in esercizio degli impianti attualmente ancora fermi, al fine di garantire la continuità produttiva nel rispetto della normativa ambientale. Infine si prevede che, a prescindere dai piani industriale e di tutela sanitaria ed ambientale, l`impresa commissariata possa contrarre finanziamenti, prededucibili a norma dell`articolo 111 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. La prededucibilità è ammessa solo qualora i predetti finanziamenti siano funzionali all`attuazione del piano ambientale ovvero alla continuazione dell`esercizio dell`impresa e alla gestione del relativo patrimonio ed è subordinata all`attestazione del Ministro dell`Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentito il Ministro dello sviluppo economico, ovvero di quest`ultimo sentito il primo, secondo la destinazione del finanziamento richiesto. Il ricorso alla prededucibilità è volto a facilitare la concessione del finanziamento e si giustifica in ragione degli interessi di carattere generale che si intendono perseguire, in particolare il risanamento ambientale e la continuità e valorizzazione dell`impresa.