Mercoledì 24 Aprile 2024

Samp, con Eto'o parte la carica dei 101

DOPO GIORNATE divise fra colloqui con i dirigenti (per il mercato) e appuntamenti con le banche (ricerca di liquidità), Erick Thohir ha lasciato Milano volando a Giakarta. Una settimana corta evidentemente condizionata (nell'umore) dall'incredibile scivolone casalingo di domenica scorsa contro il Torino che ha ridimensionato le ambizioni europee dei nerazzurri, almeno per il momento; eppure il tycoon indonesiano, dopo gli ultimi faccia a faccia con Mancini e il ds Ausilio è ripartito convinto di aver fatto tutto il possibile per consegnare all'allenatore i rinforzi adeguati. Shaqiri e Podolski non bastavano, si è capito subito. Perciò a centrocampo è arrivato il forte croato Brozovic (quindicesima operazione in entrata da quando il club di corso Vittorio Emanuele ha una nuova proprietà), e adesso, negli ultimi tre giorni di trattative, si cercherà anche un difensore, possibilmnete centrale, vista pure la grande (attuale) emergenza proprio in questo reparto, con il tecnico che si trova con gli uomini contati per gli impegni ravvicinati col Sassuolo (campionato) e Napoli (Coppa Italia). Col Gremio da qualche giorno va avanti la trattativa per Rhodolfo: i nerazzurri lo vorrebbero in prestito per 6 mesi a 0,3 milioni (eventuale riscatto fissato a 4 milioni), mentre i brasiliani preferirebbereo allungare il prestito a 18 mesi per poi fare uno sconto sulla cifra del riscatto. Soluzione, quest'ultima, che però non convince l'Inter che ha già in pugno Murillo per giugno. E così, per tamponare le necessità del momento, si segue con attenzione un'altra pista, quella che porta a Vida, altro croato amico tra l'altro di Brozovic e Kovacic. Ma basterebbero i quattro rinforzi invernali a rasserenare ilMancio? Forse. Anche perché, in uno slancio di sincerità, ieri l'allenatore ha confessato ai microfoni di Sky un altro suo sogno, un pensiero stupendo che si chiama Yaya Touré, giocatore universale del Manchester City. Forse se ne parlerà a giugno, ma nel frattempo il tecnico jesino lancia messaggi inequivocabili. «Yaya Touré da noi? Me lo auguro, l'ho avuto 5 anni fa al City ed è stato difficile portarlo lì, come David Silva. E' un giocatore fantastico e se in futuro decide di cambiare e di provare un'esperienza in Italia le porte dell'Inter per lui sono aperte». Ma il Mancio non si è sottratto anche alla classica domanda-trappola, quella su Balotelli: «Amo Mario come persona e come giocatore e spero che possa giocare bene al Liverpool: la sua qualità è top, anche se non sta vivendo un buon momento. Se lo prenderei adesso all'Inter? Penso che la situazione che c'è ora in Italia sia difficile per lui, non per me perché non ho problemi. Ora è al Liverpool, un grande club, e deve giocare bene lì»..