Sabato 4 Maggio 2024

Rocchi dal «Processo» agli sceicchi

Luca Pasquaretta Atene NON HA USATO giri di parole Massimiliano Allegri. Nella doppia sfida contro l'Olympiacos la sua Juve si gioca il passaggio del turno. Il primo atto, stasera ad Atene, non sarà una passeggiata. L'Olympiacos è avversario tosto, soprattutto fra le mura amiche dello stadio Giorgios Karaiskakis, una bolgia per l'occasione. Vietato sbagliare, basta guardare la classifica. I bianconeri ne sono consapevoli. Allegri ha mescolato le carte: «Chi è venuto ad Atene può giocare. Devo fare ancora delle scelte. Giocano sicuramente Buffon, Lichtsteiner, Ogbonna, Bonucci, Chiellini, Vidal e Tevez. Poi devo valutare». Due i ballottaggi: Pirlo-Marchisio e Morata-Llorente. Il tecnico livornese ha analizzato la sfida, senza nascondersi: «Non è decisiva, ma importante. Ci giochiamo tanto fra questa partita e il ritorno a Torino del 4 novembre. Non possiamo assolutamente sbagliare. Abbiamo grande rispetto dell'Olympiacos. Hanno battuto l'Atletico, giocano un buon calcio. Hanno un tecnico che sta portando la mentalità spagnola, possesso palla e palleggio. Sarà difficile per noi come per loro, le partite di Champions non sono mai facili. Dovremo limitare le loro caratteristiche». Servirà una Juve da battaglia, tosta, convinta dei propri mezzi e determinata per fare risultato. Anche Buffon ha suonato la carica: «Ci aspetta una partita difficile, troveremo un ambiente caldo, cercheranno di intimorirci. Alla fine come dico spesso, i protagonisti sono quelli che vanno in campo. Al di là dei tifosi e dello stadio bollente, l'Olympiacos ha ottime individualità e un buon gioco corale. Meritano rispetto. Questa Juve ha grandi potenzialità, alcune inespresse. Magari non le conosciamo nemmeno noi». Il portiere si aspetta grandi cose: «Dovremmo giocare diversamente rispetto a Madrid, dove pur non avendo avuto occasioni colossali, abbiamo sempre avuto noi il pallino del gioco in mano. Dovremmo dare indicazioni precise e convincenti per l'importanza della gara, se ambiamo ad arrivare fra le prime 8 d'Europa, dovremmo dimostrarlo in campo». Infine Buffon infine non ha voluto rispondere a De Sanctis:«Non mi hanno dato fastidio le sue parole, come in tutte le cose, il pensiero di tutti va rispettato. Sono passate 2 settimane, ho un ricordo abbastanza sbiadito di ciò che è stato detto. la vita va avanti, ci sono sfide continue e prestigiose come quella contro l'Olympiacos».