Venerdì 10 Maggio 2024

Renzi presenta i suoi mille giorni: "Non guardo in faccia nessuno, ora l'Italia deve cambiare"

Intanto il premier pensa a un rimpasto del Governo vista la nomina del ministro degli Esteri Federica Mogherini a Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Il premier Renzi e il ministro Boschi (Alive)

Il premier Renzi e il ministro Boschi (Alive)

Roma, 1 settembre 2014 - Dopo il successo della Mogherini lady Pesc, il 'passo dopo passo' - nuovo leit motiv del governo Renzi - prevede la presentazione dell'agenda dei 'mille giorni',  l'orizzonte che si dà il premier per dare una svolta all'Italia.

E oggi pomeriggio il presidente del Consiglio ha presentato la sua agenda, il programma di Governo, con cui proprio in mille giorni punta a far uscire l'Italia dalla crisi e a farla tornare leader in Europa. Insieme a lui oggi, per presentare le riforme e i tempi dell'azione di Governo, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi.

Sul tavolo lavoro, investimenti e crescita, oltre a un sito internet creato ad hoc su cui i cittadini potranno vedere i progressi del Governo e inviare le proprie proposte. Il tutto, mentre Renzi pensa a un rimpasto del Governo vista la nomina del ministro degli Esteri Federica Mogherini a Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

'DIARIO DI BORDO' - "Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l'Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori". E' uno dei passaggi del testo di presentazione del mini-sito, un 'diario di bordo', dedicato ai Mille Giorni.  Nella presentazione firmata da Matteo Renzi il premier ribadisce, tra l'altro, e difende la scelta degli 80 euro, tocca i temi europei, sottolinea l'importanza delle riforme in corso.

"I mille giorni - dice ancora  Renzi - sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare". "Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo - assicura - avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile". "Passo dopo passo - si legge ancora - riporteremo l'Italia al suo posto. A guidare l'Europa del coraggio, non a inseguire i fantasmi della paura".

"Il nostro governo è nato per fare quello che per troppo tempo è stato solo discusso o rinviato. Impresa ambiziosa, certo. Ma siamo qui per questo. Una sfida difficile, come solo le sfide affascinanti possono esserlo. Ma questa è la nostra sfida e noi l'affrontiamo con il coraggio e la leggerezza di chi sa che l'Italia è più grande delle resistenze dei piccoli centri di potere. La speranza che gli italiani ci hanno affidato è più grande dei consueti cori di chi dice 'Non ce la farete, non si può fare'".

Renzi ricorda tra l'altro che "quelle che vengono chiamate riforme strutturali devono essere fatte. Non perché ce lo chiede l'Europa. Ma perché sono l'unica possibilità per l'Italia" e aggiunge che "se vogliamo tornare a essere quello che siamo sempre stati, paradossalmente, bisogna cambiare". "Cambiare alla radice - ribadisce - a partire dalle nostre istituzioni che non a caso sono attraversate dalla più rilevante modifica costituzionale mai affrontata nella vita repubblicana. Dobbiamo giocare all'attacco, non in difesa". 

Renzi chiede allora di "scegliere il coraggio, non la paura. Questo è il nostro orizzonte: un mondo che chiede più Italia, un'Italia che si presenta libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti. L'Italia che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse, e rinviate, per anni".

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