Domenica 5 Maggio 2024

Renzi: "Ue al bivio, cambiamo direzione o la perdiamo"

"Europa al bivio", "la politica deve fare il suo mestiere e non lasciarla ai tecnocrati".Renzi aggiunge che continuerà la battaglia nel Pse e nel Consiglio Ue perchè investimenti per ridurre le bollette energetiche, per banda larga, per edilizia scolastica o periferie possano essere esclusi dal patto di stabilità.

Il presidente del consiglio Matteo Renzi in aula alla Camera (Ansa)

Il presidente del consiglio Matteo Renzi in aula alla Camera (Ansa)

Roma, 16 dicembre 2014 - Il piano di investimenti di Juncker è "un primo passo" verso politiche di crescita, anche se "non è sufficiente". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, parlando in aula alla Camera, nel corso delle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre: "Il piano degli investimenti, che certo si può migliorare, è il primo segno che finalmente torniamo a discutere di crescita e non solo di austerità". E aggiunge che continuerà la battaglia nel Pse e nel Consiglio Ue perchè investimenti per ridurre le bollette energetiche, per banda larga, per edilizia scolastica o periferie possano essere esclusi dal patto di stabilità. Secondo il premier, bisogna "vivere la fase che si è aperta come occasione unica: o cambiamo la direzione dell'Europa o abbiamo perduto l'Europa". Renzi ha spiegato che "siamo in una fase di passaggio straordinariamente delicata e sensibile: l'Europa è al bivio, bisogna cambiarne direzione o c'è il rischio di perderla". Per questo: "La politica deve fare il suo mestiere e non lasciare l'Europa ai tecnocrati".

Sul vertice di giovedì prossimo Renzi precisa: "Sarà l'ultimo consiglio Ue del 2014, l'ultimo del semestre italiano ed è il primo consiglio europeo di Tusk e di Juncker. Siamo in una fase di passaggio straordinariamente delicata e sensibile: l'Europa deve recuperare la politica estera come capacità di avere una propria identità e una politica di investimenti nuova, smettendola di essere più attenti a chi ha lo zero virgola, a chi ha fatto i compiti a casa o più attenti all'austerity che alla salute dei propri figli». Ricordando anche le parole di Luigi Einaudi a fine luglio del 1947, Renzi ha poi ribadito che la «fase che si è aperta va vissuta come occasione unica: cambiamo la direzione dell'Europa o abbiamo perduto l'Europa». La «sfida è che la commissione torni a fare politica perché in tempi recenti questo non è accaduto» e ora serve uno «sforzo per recuperare credibilità e come sistema paese incidere su un'Europa dove non si fanno parametri, misurano le percentuali, ma ci si rifà agli ideali di Einaudi del '47».

Un commento anche sulla candidatura italiana per i giochi olimpici del 2024: "Ho notato come vi sia stata una reazione davvero sorprendente e profondamente trasversale, di parte dell'opposizione e parte della maggioranza, dei guru dell' antipolitica con profondi pensieri di strateghi dell'attualità - ha detto il presidente del Consiglio -. Tutti a dire che è impossibile fare le Olimpiadi in Italia perché c'è chi ruba, ma se c'è chi ruba si manda in galera, si persegue".