Mercoledì 1 Maggio 2024

Quirinale, intesa Berlusconi-Alfano: "Martino candidato dei moderati"

Renzi: "Il Pd incontrerà dalla settimana prossima gli altri partiti di tutto l'arco costituzionale"

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Roma, 21 gennaio 2015 - Sarà Antonio Martino, tessera numero 2 di Forza Italia, il candidato dei moderati per il Quirinale. Lo ha annunciato Silvio Berlusconi alla riunione dei deputati Fi. "Io candidato? Non so nulla, mi sembra uno scherzo da prete", è stata però la sorpresa reazione dell'ex ministro della Difesa ai microfoni della Zanzara su Radio 24. Martino - avrebbe spiegato l'ex premier - sarà il candidato di bandiera  per le prime tre votazioni per poi arrivare alla quarta con un nome condiviso con il Pd, come aveva già annunciato oggi il leader di Ncd, Angelino Alfano, al termine di un faccia a faccia con Berlusconi. "Faremo insieme sempre una valutazione comune sui candidati che ci propongono loro (il Pd e Renzi, ndr) e da subito mettiamo in comunicazione i nostri gruppi per organizzare il lavoro", ha spiegato Alfano. "Ci sarà una consultazione perenne per far valere il nostro peso", ha fatto eco Gaetano Quagliariello. "È andato bene, grazie", il commento di Berlusconi, lasciando il Senato al termine del vertice. Secondo quanto viene riferito, Berlusconi, parlando ai deputati azzurri, nello spiegare i motivi dell'appoggio di Forza Italia all'Italicum, avrebbe detto che l'obiettivo ora è avere un Capo dello Stato "non ostile".

RENZI - "Che Presidente vorrebbe ad accompagnarla? Si può escludere l'ipotesi Mario Draghi?". Alla domanda di Class CNBC, per un'intervista in onda sul canale 507 di SKY, Matteo Renzi risponde dicendo: "Non ho una preferenza personale. Penso che Draghi sia un grandissimo uomo e che è il leader della Bce e nei prossimi anni dovrebbe continuare a ricoprire il ruolo". "Credo - prosegue Renzi, sempre da Davos - che per la nostra Costituzione il Presidente sarà come Giorgio Napolitano: un arbitro in grado di aiutare gli italiani ad amare il nostro paese e pronto, se c'è un problema, ad intervenire".

A margine del World Economic Forum ha detto: "Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che ci siano le condizioni per eleggere al quarto tentativo il Presidente della Repubblica. Vedremo chi ci vorrà stare e chi no, ma non c'è collegamento" tra Colle e l'Italicum. "Il Pd incontrerà dalla settimana prossima gli altri partiti di tutto l'arco costituzionale. Anche il Presidente della Repubblica, come le riforme, si fanno nel modo piu' ampio possibile", ha aggiunto il premier.