Sabato 18 Maggio 2024

Italicum, ecco la mozione del Centrodestra

Il testo presentato da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia sulla legge elettorale

Italicum: Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia preparano la mozione (Dire)

Italicum: Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia preparano la mozione (Dire)

Roma, 21 settembre 2016 - Legge elettorale, l'Italicum cambia pelle. E mentre M5S vuole eliminarlo del tutto a favore del 'Democratello', la maggioranza Pd-Ap ha depositato una sua mozione mentre la minoranza dem mette sul tavolo il suo Mattarellum 2.0. In tutto ciò, si ricompatta anche il Centrodestra: spunta anche una mozione presentata dai gruppi parlamentari di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia della Camera, sottoscritta dai presidenti Renato Brunetta, Massimiliano Fedriga e Fabio Rampelli.  

Ecco il testo:  "La Camera, premesso che: la legge 6 maggio 2015, n. 52, recante "Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati" (cosiddetto "Italicum") è stata imposta a viva forza dal Governo Renzi, a colpi di maggioranza e a colpi di fiducia, in assoluto disprezzo della volontà popolare; la legge presenta diverse criticità e profili di incostituzionalità, che richiamano in larga misura quelli già riscontrati dalla Corte costituzionale nella sentenza 13 gennaio 2014, n. 1; le disposizioni previste dalla legge n. 52 del 2015 si applicano dallo scorso 1° luglio 2016, nonostante per la vigenza della riforma costituzionale si sia ancora in attesa del referendum confermativo, e se si dovesse verificare una tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento senza che sia entrata in vigore la riforma della parte seconda della Costituzione, si verrebbe a creare l'assurda situazione in cui i due rami del Parlamento, operanti ancora in un regime di bicameralismo perfetto, sarebbero eletti con modalità irragionevolmente differenti, dalle quali scaturirebbe con ogni probabilità una condizione di insanabile ingovernabilità. Considerato che: anziché impegnarsi in questa fase in un inutile ed estenuante dibattito su come modificare la legge elettorale, appare più utile, in attesa dell'esito del referendum, dedicare i lavori parlamentari ad affrontare i problemi che ci sottolineano i cittadini italiani, quali sicurezza, immigrazione, occupazione, risparmio e pressione fiscale; impegna sé stessa ed i propri organi, ciascuno per le proprie competenze, a modificare la legge 6 maggio 2015, n. 52, in tempi ristrettissimi, immediatamente dopo il prossimo referendum costituzionale ex art. 138 Cost.".