Lunedì 29 Aprile 2024

Ghizzoni: "Boschi mi chiese di valutare l'acquisizione di Banca Etruria, ma no pressioni"

L'allora ad di Unicredit ascoltato in commissione Banche: "Una mail di Marco Carrai mi sollecitò una risposta. Ma nessuna pressione". Lui: "Motivo tecnico, tutto trasparente" Ghizzoni-Boschi, cosa scrive De Bortoli nel suo libro Ghizzoni-Boschi, ecco la mail di Carrai Banche, siluro di Visco a Renzi. Ma lui esulta

Maria Elena Boschi e Federico Ghizzoni in una foto del novembre 2014 (ImagoE)

Maria Elena Boschi e Federico Ghizzoni in una foto del novembre 2014 (ImagoE)

Roma, 20 dicembre 2017 - "Maria Elena Boschi mi chiese di valutare l'acquisizione di Banca Etruria". E' quanto sostiene l'ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni, ascoltato oggi in commissione Banche alla Camera in merito all'incontro che il 12 dicembre 2014 ebbe con l'allora ministro delle Riforme e a cui fa riferimento Ferruccio De Bortoli nel libro 'Poteri forti o quasi'. E precisa: "Non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria, l'avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento nell'indipendenza di giudizi". Poi aggiunge: "Il 13 gennaio 2015 mi arrivò una mail da Marco Carrai (braccio destro di Renzi, ndr) che mi sollecitava una risposta".  Una lettera, acquisita dalla Comissione, che inizia con un "caro Federico" e che non specifica per conto di chi parli l'imprenditore fiorentino. 

Etruria, la mail inviata da Carrai a Ghizzoni (Dire)
Etruria, la mail inviata da Carrai a Ghizzoni (Dire)

Ghizzoni-Boschi, cosa scrive De Bortoli nel suo libro

"Considerai la richiesta di Boschi normale"

"Da parte sua non c'era tanto la preoccupazione sulle situazione delle banche toscane - prosegue riferendosi alla Boschi - ma cosa questo avrebbe comportato in termini negativi di impatto sul territorio. Era preoccupata dell'impatto negativo su famiglie e piccole imprese". Per Ghizzoni la richiesta dell'ex ministro era "abbastanza normale (...). Un Ceo di una banca come Unicredit deve mettere in chiaro che è la banca che prende la decisione e questo messaggio fu assolutamente condiviso dal ministro Boschi". E la conversazione non restò segreta: "Non c'era nulla da nascondere, al rientro in banca incontrando un paio di colleghi, dissi del colloquio e dissi 'voi continuate a lavorare in totale indipendenza senza interferenza da parte di nessuno'".

Banche, siluro di Visco a Renzi

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L'allora amministratore delegato di Unicredit continua così: "Io feci presente che condividevo questo aspetto e dissi che comunque le banche sane avrebbero preso le 'posizioni' delle banche in difficoltà. Alla fine la ministra mi chiese se era pensabile per Unicredit valutare acquisizioni o interventi su Banca Etruria. Io risposi che per richieste di questo genere non ero in grado di dare risposta, avevamo già avuto un contatto con Banca Etruria, le mie strutture stavano già esaminando la cosa e avremmo dato una risposta alla banca in totale autonomia. Unicredit avrebbe agito esclusivamente nel suo interesse".

"Nessuna pressione dal ministro"

Ghizzoni precisa che comunque "fu un colloquio cordiale, non avvertii pressioni e ci lasciammo su queste basi". Poi non ci sarebbero stati altri incontri, né "ci fu un cambiamento di atteggiamentio del governo su Unicredit". 

Ghizzoni-Boschi, ecco la mail di Carrai

"Così risposi alla mail di Marco Carrai"

Riguardo alla mail ricevuta a gennaio, il manager riferisce che "non ho chiesto volutamente a Marco Carrai chi era che gli aveva chiesto di sollecitarmi. Per me la risposta andava data esclusivamente a Banca Etruria e ai suoi vertici. Gli risposi in questo modo e poi non lo sentii più". 

LA REPLICA DI CARRAI - "Si trattava di questione tecnica, niente di più. Ero interessato, 'nel rispetto dei ruoli' come ho scritto non a caso nell'email, a capire gli intendimenti di Unicredit riguardo Banca Etruria perché un mio cliente stava verificando il dossier di Banca Federico Del Vecchio, storico istituto fiorentino di proprietà di Etruria. Tutto assolutamente trasparente, tutto assolutamente legittimo", è la replica di Carrai in una nota.

"Confermo di aver avuto, in svariate occasioni, il piacere di incontrare e dialogare, a livello professionale, con il dr. Federico Ghizzoni - spiega Carrai - a cui mi lega profonda stima e nella mia veste di consulente, come dichiarato da Ghizzoni stesso. Sono molteplici, infatti, le iniziative di natura professionale che abbiamo promosso o verificato insieme". 

Boschi: "Ghizzoni smentisce De Bortoli"

Da parte sua Boschi conferma "la relazione di Ghizzoni", precisando in un tweet che "non ho chiesto io di acquisire Banca Etruria. Io ho solo chiesto info". E rilancia: "Adesso la parola al tribunale".

Poi su Facebook spiega: "Io mi sono interessata come avrebbe fatto chiunque altro all'economia del proprio territorio. Ghizzoni ha espressamente smentito eventuali pressioni definendo normale il mio comportamento. Ma soprattutto ha dimostrato che a chiedere di valutare l'acquisizione di Banca Etruria non fui io, come surrettiziamente fatto credere da una calibrata campagna di stampa per mesi, ma dall'advisor di Banca Etruria, prima. E dal management della banca. Io non ho chiesto di acquisire una banca, ho chiesto se Unicredit fosse interessata o meno. Per me le parole di Ghizzoni sono molto preziose per la causa civile nei confronti del dottor De Bortoli. Che gode della solidarietà professionale di molti colleghi giornalisti ma per lanciare il suo libro ha raccontato il fatto in modo volutamente distorto".

"De Bortoli: mai parlato di pressioni"

DE BORTOLI - Replica il diretto interessato, di diverso avviso. "Ringrazio Federico Ghizzoni per aver confermato la richiesta dell'allora ministra Maria Elena Boschi di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria", scrive De Bortoli su Facebook, sottolineando che nel suo libro "non si parla mai di pressioni". 

OPPOSIZIONI ALL'ATTACCO - Immediate le reazioni politiche alle dichiarazioni di Ghizzoni. Nuovo affondo del M5s con Di Battista che attacca: "Renzi, Boschi, Carrai, un indecente clan che ha occupato la Repubblica italiana soltanto per affari personali". E al sottosegretario: "Puoi anche restare inchiodata a quella poltrona ma la tua credibilità è zero". Salvini sintetizza così: "Questa è una comica! Marco Carrai, che Renzi voleva mettere a capo della struttura di cybersecurity nazionale, avrebbe mandato a Ghizzoni un'email in cui lo sollecitava a dare una risposta per Banca Etruria! Tutti a casa". 

Per Speranza (Mdp e Liberi e Uguali) le audizioni in Commissione "confermano un conflitto di interessi chiaro ed evidente. È ormai chiaro a tutti che le ricostruzioni di De Bertoli erano vere. Non resta che trarne le conseguenze politiche".

LA DIFESA - In difesa della Boschi parla il presidente del Pd Matteo Orfini. "Visco, Vegas e oggi Ghizzoni confermano che (su Etruria ndr) non vi fu alcuna pressione. Ghizzoni spiega che, a differenza di quanto scritto da De Bortoli, l'opzione acquisto di Etruria era già aperta prima del colloquio con Boschi". E Rosato, capogruppo Pd alla Camera: "Carrai è un professionista, che non ha niente a che fare con il Pd, che opera in quel settore e conosce Ghizzoni. Mi pare normale uno scambio di corrispondenza professionale. Si interfaccia con il mondo delle imprese e del sistema finanziario".

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