Pino Daniele, un anno senza il cuore soul di Napoli

Roma, 4 gennaio 2015 - PINO. Impossibile dimenticarlo, anche nel caotico sentimentale bazar di iniziative che anticipa e accompagna il primo anniversario della sua morte.

Sgombrato il campo dalle inchieste sulla sua morte, si ricompone il mosaico della sua assenza e della memoria popolare, la testimonianza di chi ha lavorato e suonato al suo fianco. La consapevolezza dei figli, Alex che lavora alla fondazione, e Sara che ha ascoltato e scoperto “Terra mia” solo dopo la sua morte e studia marketing a Londra. Lorenzo Jovanotti ha messo su Jova TV, con Universal, il video dell’omaggio al San Paolo con Eros Ramazzotti e James Senese. Ho seguito quel tour, a Bruxelles e Ginevra, di Pino e Lorenzo sul palco di Eros popstar mondiale, e ne ho un ricordo folgorante.

IL GIORNALISTA e scrittore Federico Vacalebre lo ricorda oggi, dalle 10, nella diretta web tv de “Il Mattino” con video e contributi di Fiorello, Arbore, Teresa De Sio (che ha scritto una canzone per Pino: “O Jammone”),Tullio De Piscopo, Sergio Cammariere, James Senese, Rocco Hunt, Pietra Montecorvino, Serena Autieri, Enzo Gragnaniello, Raiz, Sal Da Vinci. Federico ha scritto anche “Passione live”, lo spettacolo su Daniele andato in scena nei giorni scorsi al Palapartenope con Senese, Raiz, Petra Montecorvino. Il fratello Nello, cantautore, era la notte di Capodanno in piazza Plebiscito, termometro dell’affetto popolare, con Enzo Avitabile, Rino Zurzolo e Tony Esposito (Clementino e Max Gazzè nel back stage). Nello ha raccontato il suo rapporto con Pino nel libro “Je Sto Vicino a Te”. Oggi al Punto Mondadori - Amodio di Port’Alba, ore 18,30, viene presentato il libro: “Ho sete ancora - 16 scrittori per Pino Daniele”, con Titti Marrone, Peppe Lanzetta e Marco Zurzolo, che in serata si esibirà alla libreria Berisio. Un racconto per una canzone.

AL MUSEO PAN, il fotografo Alessandro D’Urso, fratello di Barbara e storico amico, guida le due visite speciali (ore 12 e 17) alla mostra “20 anni con Pino”, i suoi scatti e un video di inediti (16,30). La “Fondazione Pino Daniele trust onuls”, dopo la pubblicazione di “Tracce di libertà”, 3 cd con i primi album, demo e versioni alternative, libretto di foto, testimonianze e memorabilia, e promuove - con la Fondazione Mediterraneo - l’apertura di una sezione permanente a lui dedicata e che sarà chiamata “Pino Daniele Alive,” nel Museo della Pace all’ex Grand Hotel de Londres. Giorgio Verdelli e Sergio Pappalettera sono i curatori, inaugurazione per il 19 marzo, giorno del compleanno di Pino. Sette sale del primo piano del museo ospiteranno installazioni interattive, megaschermi touch screen, video mapping.

SARÀ ricostruito il suo studio con gli strumenti e amplificatori e, grazie a un ologramma, si potrà rivedere Pino suonare. Una sala molto scura sarà dedicata al blues, alle sonorità mediterranee.

Tour turistici (ispirati dal libro dei giornalisti Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, “Napule è... I luoghi di Pino Daniele”) ci portano all’ex vicoletto Donnalbina (oggi Pino Daniele), a via Santa Maria la Nova numero 32 dove l’artista visse, al bar Battelli dove iniziò a suonare. Altra tappa è il murales di Zemi, in largo Ecce Homo.

Impossibile dimenticarlo.